Negli anni, dalle prime introduzioni delle emoticon (emoji), l’uso delle faccine ed icone è diventato un linguaggio a sé stante, stabilendo un modo fondamentale per comunicare le nostre emozioni e i nostri sentimenti online, costituendo forti e comuni segnali di espressione dei nostri sentimenti sui social media.
Negli ultimi anni, numerosi studi sull’analisi del sentimento dimostrato con le emoji – in particolare nella loro applicazione sui post dei social media – sono stati avviati, ed hanno iniziato a diffondersi riscuotendo significativo interesse sia nel mondo accademico che nell’industria. Iniziando a svolgere un ruolo importante sia nella costruzione di lessici di sentimenti sia nell’addestramento di classificatori di apprendimento automatico con l’impiego di algoritmi di intelligenza artificiale.
Con l’impiego di particolari algoritmi per il machine learning, la ricerca inizia ad esaminare direttamente la relazione tra emoticon e polarità del sentimento sui social media, nonché il ruolo che assumono le emoticon in tale contesto. Ciò perché l’analisi del sentimento, la polarità del sentimento (ad esempio, positivo, negativo o neutro) è di particolare interesse per i ricercatori e per le applicazioni aziendali.
Alcune icone sono spesso usate per esprimere uno stato emotivo di fastidio e disagio, che potrebbe essere un’indicazione di sentimento negativo per alcune persone ma neutro per altre. Per convalidare e quantificare queste intuizioni, alcuni ricercatori hanno condotto sondaggi sulle emozioni espresse da un significativo numero di particolari emoticon ritenute più significative.
Queste nuove indagini sul sentimento espresso attraverso le emoticon hanno confermato l’ipotesi che alcune emoji sono indicatori affidabili dei segni di polarità del sentimento. Sebbene vi sia anche una grande variazione nel modo in cui le persone esprimono le emozioni nel modo in cui interpretano il sentimento trasmesso da queste. Le analisi dettagliate del contenuto dei cluster di riferimento iniziano a diventare di particolare interesse per i ricercatori sociolinguistici.
Ecco perchè le emoticon negli ultimi anni iniziano ad essere utilizzate nell’analisi dei sentimenti e in altri compiti di PNL (Programmazione-Neuro-Linguistica) come funzionalità per algoritmi di apprendimento automatico o come voci di lessici dei sentimenti. In quanto lo stato emotivo rivelato dagli internauti ci può dare importanti indicazioni, come ad esempio su:
- Come i consumatori esprimono i loro sentimenti nei diversi settori;
- Come versa il sentimento degli elettori in una campagna politica e sulle decisioni governative;
- Cosa ci spinge a reagire in modi diversi ai contenuti sui social media;
- Gli emoji più utilizzati e in che modo fattori come il sesso e l’età influiscono sul loro utilizzo
Articoli Correlati
- Quale sarà il RUOLO del MARKETING DIGITALE nelle CAMPAGNE POLITICHE
- Ia LINGUA INGLESE e l’ESPERTO AMERICANO sono più belli del napoletano per l’Effetto Aureola
- PENSIERO DIVERGENTE contro PENSIERO CONVERGENTE, due facce della stessa medaglia (parte 1)
- QUANDO L’ANZIANO E’ UN ‘TROLL’ INCONSAPEVOLE e diventa: ..un divulgatore di fake-news
- Ma davvero SIAMO NARCISISTI?
- POSSEDUTI DA UNA MASCHERA
- LURKER, un PARTECIPANTE sociale SILENTE …
- Marketing Tribale