“Avvia le tue riflessioni senza pregiudizi, con una mente aperta e non fare assunzioni. Dimentica le tendenze e le tradizioni che ti circondano. Non concentrarti sulla creazione di una grande idea: perché sicuramente la si sta già annusando nell’aria mentre galleggia intorno a te”
La definizione di Provocatore Culturale di George Lois è molto interessante e rappresenta una sfida per coloro che vogliono fare la differenza nella società. Essere un provocatore culturale significa non solo creare un impatto significativo sulla cultura, ma anche spingere gli individui a pensare fuori dagli schemi, a mettere in discussione le loro convinzioni e ad essere aperti al cambiamento. In un’epoca in cui le dinamiche sociali, politiche ed economiche sono in costante evoluzione, diventa sempre più importante avere individui che siano in grado di influenzare positivamente la cultura e di promuovere un cambiamento che porti a una società più giusta e equa.
La CULTURA non è solo Sapere, ma anche
SAPERE APPRENDERE
Promuovere la capacità di apprendere senza pregiudizi e credenze consolidate è essenziale per aumentare la consapevolezza dell’opinione pubblica. Solo così possiamo comprendere che il presente è già il futuro e prepararci ad affrontare i cambiamenti culturali, sociali ed economici della società 4.0 e 5.0. Questi cambiamenti includono grandi migrazioni, perdita di valori, cambiamenti nel mercato del lavoro e la creazione di nuove forme di organizzazione del lavoro, la speculazione economica e il nuovo colonialismo per l’accaparramento delle materie prime necessarie per le nuove tecnologie.
Comprendere come funziona la mente umana aiutandoci con le nuove teorie multidisciplinari delle Scienze Cognitive e Comportamentali è fondamentale per capire i meccanismi mentali che si attivano quando siamo sottoposti a massicce campagne di comunicazione di marketing politico e commerciale. Inoltre, la comprensione della cultura digitale, con i suoi vantaggi e svantaggi, è essenziale per distinguere chi è in grado di gestire il cambiamento e chi non lo è.
È necessario quindi stimolare una cultura di consapevolezza, per aiutare le persone a prendere decisioni informate e consapevoli, anche se non necessariamente certe, riguardo alle loro vite. Questo potrebbe essere un obiettivo ambizioso e forse utopico, ma è importante per la costruzione di una società migliore.
Dobbiamo Imparare a Disimparare (Carlo Rovelli)
“Disimparare” è un concetto importante nell’ambito del long-life learning, ovvero l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita. Questo termine indica la necessità di abbandonare vecchi modelli mentali, convinzioni, abitudini e schemi di pensiero che possono impedirci di imparare nuove cose o di adattarci a nuove situazioni.
L’apprendimento lungo tutto l’arco della vita è diventato sempre più importante in un mondo che cambia rapidamente e che richiede una costante aggiornamento delle competenze. L’idea del “disimparare” si basa sulla consapevolezza che non è sufficiente imparare nuove cose, ma che spesso è necessario abbandonare vecchi modelli di pensiero per fare spazio a nuove idee e conoscenze.
In pratica, ciò significa che dobbiamo essere disposti a mettere in discussione le nostre convinzioni e ad adottare nuovi modi di pensare per poter continuare a crescere e ad apprendere lungo tutto l’arco della vita. Questo processo di “disimparare” può essere difficile e richiede una certa apertura mentale, ma può anche essere molto gratificante, in quanto ci permette di sviluppare una maggiore flessibilità mentale e di adattarci meglio alle sfide del mondo in continuo cambiamento.
Perchè questo mio blog?
La mia passione per l’educazione mi ha spinto ad approfondire il concetto di formazione permanente, tentando di operare come un attivista di conoscenza. In particolare anche per ciò che riguarda la necessità di cambiare i consuetudinari approcci di pensiero con il passaggio da una società analogica ad una digitale. Questo interesse mi ha spinto a creare un blog in cui condividere le mie riflessioni su questi temi.
Nell’introduzione di questo post ho espresso la mia preoccupazione per il livello di inconsapevolezza che si riscontra in molti individui su alcuni argomenti che, invece, dovrebbero essere divulgati in modo semplice per diventare di dominio pubblico. La comprensione di questi “meccanismi di base” che regolano la nostra vita sociale e di relazione, e che riflettono la società e i suoi cambiamenti tumultuosi, può aiutarci a vivere meglio. Questi argomenti sono in gran parte legati alle scienze cognitive e alla sociologia cognitiva, nonché al marketing, che utilizza queste discipline per implementare molti dei suoi strumenti per attivare una comunicazione persuasiva.
La Sociologia Cognitiva si concentra sulla relazione tra la cognizione umana e i processi sociali e culturali che ne influenzano la formazione e l’espressione. In altre parole, cerca di comprendere come le idee, i valori e le credenze individuali si sviluppano e si diffondono attraverso le interazioni sociali, così come come queste idee collettive possono influenzare l’interpretazione e l’azione individuali. La Sociologia Cognitiva si avvale di metodi di ricerca sia quantitativi che qualitativi, tra cui sondaggi, interviste, analisi di testi e studi di caso per esaminare come le cognizioni individuali e collettive si sviluppano, cambiano e influenzano il comportamento e la cultura
In sintesi, il mio blog si concentrerà sull’educazione permanente e sulla promozione della consapevolezza riguardo a argomenti che riguardano le Scienze Cognitive, la Sociologia Cognitiva, il Marketing e altri campi correlati. L’obiettivo è quello di rendere comprensibili questi concetti anche ai lettori meno esperti, con uno stile semplice ma provocatorio. Spero di poter contribuire a far sì che le persone possano prendere decisioni di vita più consapevoli, capendo meglio i meccanismi che regolano la nostra vita sociale e di relazione
Un Provocatore Culturale e’ colui che sfida lo status quo cercando di risolvere i problemi con idee nuove, con l’intento di creare un mondo nuovo. Se vuoi aspirare ad essere tale, la tua missione non è quella di sedare, ma di risvegliare, disturbare, comunicare, comandare, istigare e persino PROVOCARE … quello che ti distingue per il successo è l’atto del fare, non di pensare di farlo. Sfida lo status quo. Prendi l’idea brillante dal tuo cervello e fai in modo che succeda … e crea un nuovo mondo”” (George Lois)
- George Lois, insieme a David Ogilvy, è l’uomo che usò il termine “Big Idea” come simbolo di un ‘pensiero diverso’ nel marketing e la pubblicità.
- Carlo Rovelli è un fisico teorico italiano noto soprattutto per il suo lavoro sulla teoria della relatività generale e la teoria della gravità quantistica a loop. È professore di fisica all’Università di Marsiglia e membro del Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam a Trieste. Rovelli ha scritto diversi libri divulgativi sulla fisica teorica, tra cui “Sette brevi lezioni di fisica”, “La realtà non è come ci appare”, “L’ordine del tempo” e “La bellezza della scienza”. Ha anche pubblicato numerosi articoli scientifici su riviste di fisica. Rovelli è stato premiato con diversi riconoscimenti, tra cui il premio Xanthopoulos per la ricerca nel campo della gravità quantistica nel 1995, il premio italiano di fisica Enrico Fermi nel 2011 e il premio Galileo per la divulgazione scientifica nel 2015.