Ho chiuso il mio articolo di ieri che introduce ai sistemi in Realtà Virtuale ed Aumentata per l’addestramento delle forze di polizia , militari e di protezione civile citando l’Istituto per le Tecnologie Creative (ICT). Sono trascorsi venti anni da quando ho visitato la prima volta questo dipartimento speciale della University of Southern California nel 2002.
L’Institute for Creative Technologies (ICT) è un centro di ricerca interdisciplinare situato a Playa Vista, California, negli Stati Uniti. È stato fondato nel 1999 grazie a un finanziamento del Congresso degli Stati Uniti e ha come obiettivo principale la ricerca e lo sviluppo di tecnologie per l’addestramento militare, la salute mentale e la cultura.

L’ICT collabora con diverse organizzazioni governative e non governative per sviluppare soluzioni innovative per problemi complessi. Ad esempio, ha lavorato con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per sviluppare strumenti di addestramento militare basati sulla realtà virtuale, in modo da simulare situazioni di combattimento reali in modo sicuro e controllato.


L’Institute for Creative Technologies svolge numerose attività di ricerca e sviluppo in diversi settori, tra cui quello militare. Alcune delle particolari applicazioni della ricerca ICT in campo militare includono:
- Addestramento militare: l’ICT sviluppa tecnologie per la creazione di simulatori di addestramento militare ad alta fedeltà, in grado di fornire esperienze immersive e realistiche per migliorare la preparazione dei soldati in diversi scenari operativi. Ad esempio, l’ICT ha sviluppato il sistema “Virtual Iraq/Afghanistan”, un simulatore di addestramento che consente ai soldati di acquisire esperienza in situazioni di guerra simulando situazioni di combattimento e interazione con la popolazione locale
- Analisi dei dati: l’ICT sviluppa algoritmi e tecniche per l’analisi dei dati raccolti dai sistemi di sorveglianza e di raccolta informazioni militari, al fine di migliorare la comprensione della situazione e la presa di decisioni in tempo reale. Ad esempio, l’ICT ha sviluppato un sistema di analisi dei dati per la Marina degli Stati Uniti in grado di analizzare le comunicazioni radio e identificare potenziali minacce.
- Medicina militare: l’ICT sviluppa tecnologie per la medicina militare, tra cui la creazione di simulazioni di interventi chirurgici ad alta fedeltà e la produzione di protesi personalizzate mediante la scansione 3D del corpo del paziente. Ad esempio, l’ICT ha sviluppato un sistema di addestramento per l’assistenza medica di emergenza in situazioni di combattimento.
- Robotica militare: l’ICT sviluppa tecnologie per la robotica militare, tra cui la creazione di robot autonomi in grado di svolgere compiti di sorveglianza e di rilevamento di potenziali minacce. Ad esempio, l’ICT ha sviluppato un sistema di rilevamento automatico di mine antiuomo utilizzando droni.
Per chi abbia interesse ad approfondire i temi della ricerca dell’ICT/USC, riporto qui alcune pubblicazioni scientifiche pubbliche:
- “Virtual Iraq/Afghanistan: a VR environment for assessing PTSD in returning veterans” (Rizzo, et al., 2011): Questo studio descrive la creazione del sistema di simulazione “Virtual Iraq/Afghanistan” per aiutare i veterani che soffrono di PTSD a ricevere un trattamento più efficace.
- “A flexible simulation framework for training teams of humans and agents” (Lewis, et al., 2012): Questo studio descrive la creazione di un sistema di simulazione ad alta fedeltà per l’addestramento di squadre di soldati e agenti robotici.
- “Automated speech and language analysis for detection of clinical and subclinical symptoms of PTSD” (Pennebaker, et al., 2015): Questo studio descrive un sistema di analisi del linguaggio per la rilevazione dei sintomi clinici e subclinici di PTSD.
- “The Virtual Interactive Training Agent (ViTA): Toward an intelligent serious game for military cultural training” (Chen, et al., 2016): Questo studio descrive la creazione di un sistema di addestramento interattivo che utilizza agenti virtuali per l’addestramento dei soldati in materia di cultura militare.
- Questi sono solo alcuni esempi di pubblicazioni scientifiche che riguardano la ricerca e lo sviluppo delle tecnologie ICT per il settore militare. Esistono numerose altre pubblicazioni scientifiche che descrivono la ricerca e lo sviluppo di tecnologie ICT per la sicurezza nazionale e la difesa.
Queste qui sopra elencate sono solo alcune delle particolari applicazioni della ricerca ICT in campo militare. L’ICT continua a svolgere un ruolo importante nello sviluppo di tecnologie innovative per migliorare la preparazione dei soldati e la sicurezza in campo militare.
L’ICT è anche coinvolto in progetti di ricerca in ambito di salute mentale, utilizzando la tecnologia per sviluppare terapie virtuali e strumenti di valutazione per il trattamento di disturbi come il disturbo da stress post-traumatico (PTSD).
L’ICT è anche impegnato in progetti di ricerca e sviluppo nel campo della Cultura, utilizzando la tecnologia per creare esperienze immersive e coinvolgenti che possano contribuire alla conservazione e alla promozione del patrimonio culturale.
Uno dei massimo esponenti in questi campo dell’applicazione della ricerca in questo campo alla Cultura e al cinema digitale è Paul Debevec.
Paul, attualmente, è il Direttore Tecnologico dell’ICT e professore di informatica presso l’Università della California, Los Angeles (UCLA). E’ un pioniere nell’ambito della computer graphics e della computer vision. La sua ricerca si concentra sullo sviluppo di tecnologie per la cattura e la ricostruzione di ambienti e oggetti in 3D, la creazione di personaggi digitali realistici e la simulazione di luci e ombre per la realizzazione di immagini e filmati ad alta fedeltà.
Presso l’ICT, Paul Debevec ha lavorato a numerosi progetti, tra cui la creazione di personaggi digitali realistici per il film “Avatar” di James Cameron e la creazione di un sistema di acquisizione e ricostruzione di ambienti e oggetti in 3D utilizzando fotografie a 360 gradi.
In generale, Paul Debevec è uno dei maggiori esperti al mondo in ambito di computer graphics e la sua presenza all’ICT rappresenta un importante contributo alla ricerca e allo sviluppo di tecnologie innovative in questo campo. Le sue pubblicazioni sono state citate migliaia di volte in altri articoli scientifici e hanno avuto un impatto significativo sullo sviluppo di tecnologie per la cattura, la modellazione e la rappresentazione di ambienti e oggetti in 3D, nonché sulla creazione di personaggi digitali realistici e sulla simulazione di luci e ombre per la realizzazione di immagini e filmati ad alta fedeltà.
Ho avuto la fortuna di conoscere Paul accompagnato all’ICT da John Scheele storico supervisore effetti visivi digitali del cinema hollywodiano ( già a capo dello staff tecnologico artistico per il famoso Tron e di altri importanti blockbusters) con cui collaboravo nella filiale di Los Angeles di Avtoma. Il mio interesse nella sua ricerca, e in quella dell’ICT nel suo complesso, era rivolta – oltre all’interesse professionale per lo stato dell’arte nel cinema digitale – alla sua prima sperimentazione al mondo di un prototipo di computer indossabile per esplorare i manufatti archeologici in Realtà Aumentata.
Debevec, infatti, stava lavorando su questo progetto in collaborazione con l’Università di Southern California (USC) e il Ministero della Cultura Greco. Il prototipo, chiamato HDRchitecture, utilizza la tecnologia di cattura della luce sferica sviluppata da Debevec per creare un modello 3D ad alta fedeltà del Partenone, che viene poi proiettato sulla visiera del casco dell’utente in tempo reale. In questo modo, l’utente può esplorare il tempio antico e vedere come appariva in passato con una precisione senza precedenti.
Il progetto HDRchitecture fu presentato per la prima volta da Paul Debevec alla conferenza SIGGRAPH del 2004, discutendo la sua pubblicazione intitolata “HDR Video Encoding and Display Using Spherical Harmonic Probes. Questa tecnologia è stata utilizzata anche per altri progetti, come la ricostruzione digitale della Biblioteca di Alessandria in Egitto e per la creazione di ambienti virtuali per il cinema e i videogiochi.
Di ritorno in Italia, collaborando con la Provincia di Napoli, portai con me la possibilità di stabilire una liason tra la nostra accademia e l’ICT (promuovendo anche il loro prototipo sistema Flat World per una ricerca congiunta nel campo dei musei multimediali) nell’ambito del mia proposta progettuale tesa alla costituzione a Napoli di un Centro di Ricerca, sviluppo e formazione per l’Industria dei Contenuti digitali, ma purtroppo per “strani” motivi a me sconosciuti non se ne fece niente. Tuttavia si procedette “solo” con l’avvio della progettazione concettuale per la realizzazione del Museo Archeologico Virtuale (MAV) di Ercolano.
Flat World è stato sviluppato dall’Istituto per le Tecnologie Creative (ICT) della Università del Sud California. Il Corpo dei Marines che utilizza tecnologie ICT’s Flatworld l capo della ricerca navale, il contrammiraglio William E. Landay III, ha annunciato nel 2007 il finanziamento di un progetto “Tech Solutions” da 1,3 milioni di dollari per fornire ai Marines un addestramento immersivo avanzato di fanteria. Questo progetto ha messo in campo due sistemi nell’autunno del 2007. Il primo sistema è stato installato nell’I MEF Battle Simulation Center a Camp Pendleton, in California; il secondo è stato installato nel Marine Expeditionary Rifle Integration vicino Quantico, Virginia. Il progetto utilizza le tecnologie Flatworld dell’ICT. Il promovideo qui sopra è datato 2002, quando mi fu consegnato dall’ICT/USC. Da allora ovviamente il sistema si è evoluto …
Dopo una parentesi aperta per qualche anno, con il nostro Centro Studi per l’Innovazione Sociale APS Difesa Civile 4.0 riprendiamo le nostre attività di progettazione di scopo sociale sul nostro territorio.
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