Ukraine World. La terapia del PTSD per i rifugiati ucraini, attraverso la realtà virtuale in un metaverso.

In Medical VR scrivo che questa tecnologia è già utilizzata in molte aree della medicina, come la neurochirurgia, la psicologia, la riabilitazione, la formazione degli studenti di medicina e l’educazione dei pazienti

PTSD è l’acronimo di Post Traumatic Stress Disorder (Disturbo da Stress Post-Traumatico). Si tratta di un disturbo mentale che può svilupparsi dopo aver subito o assistito ad eventi traumatici, come violenze, aggressioni, incidenti, disastri naturali o conflitti armati. Il PTSD può manifestarsi attraverso sintomi come flashback, incubi, ansia, panico, talvolta la necessità di voler evitare situazioni che ricordano l’evento traumatico, iper-vigilanza e disturbi del sonno. Il disturbo può avere un impatto significativo sulla qualità della vita del paziente, interferendo con la sua capacità di lavorare, studiare o avere relazioni sociali. La terapia del PTSD prima di oggi poteva comprendere trattamenti psicologici, farmacologici o una combinazione dei due.

Oggi anche con le nuove tecnologie creative digitali si inizia a trattare anche la PTSD.

In Ucraina, molte persone hanno subito traumi a causa della guerra in corso da diversi anni. Per aiutare le vittime della guerra ad affrontare il loro dolore, un gruppo di psicologi ha sviluppato un programma di terapia in realtà virtuale, che si svolge in un’ambientazione digitale della città di Kiev. Il programma si concentra sulla terapia di gruppo e sul supporto tra pari, con ogni partecipante che appare come un avatar personalizzabile. La terapia in VR si concentra sulla terapia verbale e sulla condivisione di storie di vita quotidiana, per poi, gradualmente, affrontare i traumi più profondi vissuti dai partecipanti.

Il programma di terapia in realtà virtuale è stato sviluppato da un team di psicologi internazionali in collaborazione con la piattaforma VR 8agora e ha lo scopo di aiutare gli ucraini, molti dei quali costretti a lasciare il loro paese a causa della guerra, a superare i loro traumi. Il programma ha anche lo scopo di ridurre lo stigma sociale nei confronti della PTSD, per aiutare le persone a sentirsi più a proprio agio nell’esprimere le proprie emozioni.


8agora è una piattaforma di realtà virtuale (VR) che offre soluzioni per la formazione, la terapia e la comunicazione. La piattaforma VR 8agora è stata sviluppata da un team di professionisti provenienti da diversi settori, tra cui la psicologia, la tecnologia e la comunicazione. La società è stata fondata nel 2017 da una squadra di imprenditori e ricercatori con esperienze diverse e complementari. Il team è guidato dal CEO e fondatore, José Sánchez, un ingegnere e designer spagnolo che ha lavorato in diverse startup tecnologiche prima di fondare 8agora. La squadra di 8agora comprende anche psicologi clinici, programmatori, grafici e ingegneri del suono, che lavorano insieme per sviluppare soluzioni VR innovative per la formazione, la terapia e la comunicazione. La piattaforma permette di personalizzare gli avatar, le ambientazioni e le esperienze per rispondere alle esigenze specifiche dei diversi utenti. Inoltre, 8agora si concentra sull’accessibilità della VR, cercando di rendere le soluzioni disponibili su una vasta gamma di dispositivi, dal PC al telefono cellulare. La piattaforma è stata utilizzata per progetti di terapia del PTSD, formazione in campo medico e di sicurezza, e comunicazione aziendale.


Il programma è accessibile attraverso molteplici dispositivi connessi a Internet, senza la necessità di un costoso visore VR. Ci sono anche programmi in fase di sviluppo che consentono ai pazienti di vivere esperienze virtuali più realistiche, come ad esempio un programma in cui gli utenti possono camminare attraverso una Kiev devastata dalla guerra.

L’idea alla base di questi programmi è di creare un ambiente sicuro dove i pazienti possano condividere le proprie esperienze e sentirsi più a proprio agio nell’esprimere le proprie emozioni. Per molte delle persone coinvolte, la terapia in realtà virtuale è stata una vera benedizione, poiché è stato difficile trovare supporto a causa del forte stigma sociale associato alla PTSD. Tuttavia, questi programmi stanno cercando di cambiare questo atteggiamento, e sperano di aiutare i pazienti a superare i loro traumi in modo più efficace.

In Ucraina, la guerra che va avanti da diverso tempo ed ha lasciato una scia di sofferenza e trauma, colpendo duramente la popolazione civile. Molti hanno dovuto abbandonare le proprie case e comunità, per cercare sicurezza altrove, spesso in paesi stranieri. Tuttavia, anche lontano dal fronte, molti ucraini continuano a subire gli effetti della guerra, attraverso la perdita di familiari, amici e beni, e le difficoltà ad adattarsi a una nuova vita in un paese straniero.

Il programma di terapia in realtà virtuale è orientato principalmente sulla talk therapy e il peer support, due dei metodi tradizionali della psichiatria per affrontare la PTSD. Il programma è stato sviluppato per essere accessibile a chiunque abbia accesso a un dispositivo connesso a Internet, senza la necessità di un costoso visore VR. Ci sono anche programmi in fase di sviluppo che consentono ai pazienti di vivere esperienze virtuali più realistiche, come ad esempio un programma in cui gli utenti possono camminare attraverso una Kiev devastata dalla guerra.

Uno degli obiettivi principali di questi programmi è quello di aiutare le vittime della guerra ad affrontare i loro traumi in modo più efficace, fornendo loro un ambiente sicuro e controllato in cui condividere le loro esperienze e sentimenti. La terapia del PTSD attraverso la VR è stata dimostrata come una tecnologia promettente che può aiutare a ridurre i sintomi del disturbo, fornendo un’esperienza immersiva e personalizzata per ogni paziente.

Il progetto di realtà virtuale “Ukraine World” rappresenta un’evoluzione significativa dell’uso della tecnologia VR per scopi terapeutici. Gli psicologi e gli sviluppatori che lavorano al progetto sperano di poter offrire un’esperienza altamente personalizzata e realistica ai pazienti che soffrono di PTSD causato dalla guerra in Ucraina.

Utilizzando l’esperienza acquisita nello sviluppo di software simili per il fronte iracheno e afghano, gli sviluppatori hanno creato una ricostruzione virtuale altamente dettagliata di Kiev e delle zone di conflitto in Ucraina. Il progetto offre ai pazienti la possibilità di rivivere esperienze traumatiche in un ambiente controllato e sicuro, sotto la guida di un terapeuta specializzato.

Secondo gli sviluppatori, l’esperienza VR può aiutare i pazienti a riprocessare ed elaborare i loro ricordi traumatici in modo più efficace rispetto alla terapia tradizionale. Inoltre, l’anonimato fornito dall’uso di avatar personalizzabili può ridurre il senso di vergogna e di stigma associati a determinati disturbi mentali.

In VR, tuttavia, sembra che parte di questo stigma possa essere migliorato. Il Dr. Albert “Skip” Rizzo, – psicologo clinico e direttore della realtà virtuale medica presso l’Institute for Creative Technologies (ICT) della University of Southern California (USC), che è uno degli esperti che hanno sviluppato il progetto – spiega, su vice.com, che la terapia VR ha mostrato risultati promettenti nel trattamento: “Ci sarebbe nulla davvero da avere vergogna, ma [l’aggressione sessuale non è] una cosa facile di cui parlare (…) la vittima dovrebbe essere in grado di parlarne ed ottenere supporto, ma molte persone [si sentono] stigmatizzate al riguardo. Facendolo dietro la maschera di un avatar diventa un po’ più facile e, per la prima volta, forse le persone iniziano a sentirsi più a loro agio nel parlare del dolore che hanno attraversato, e questo diventa il primo passo verso la guarigione”.

Il progetto non si limita alla terapia individuale, ma include anche sessioni di gruppo in cui i pazienti possono interagire tra loro e condividere le loro esperienze. Queste sessioni sono progettate per essere non invasive e non stressanti, concentrandosi su argomenti leggeri come le difficoltà quotidiane incontrate dai pazienti.

Il progetto è stato accolto positivamente dai pazienti, che hanno riferito di sentirsi più a proprio agio nell’ambiente virtuale, e di poter affrontare i loro problemi in modo più efficace. Il successo del progetto ha portato a una maggiore attenzione sull’uso della VR nella terapia del PTSD e ha spinto gli sviluppatori a cercare nuovi modi per migliorare l’esperienza dei pazienti.

In conclusione, il progetto “Ukraine World” rappresenta un passo avanti significativo nell’uso della tecnologia VR per scopi terapeutici. Grazie alla sua natura altamente personalizzabile e alla sua capacità di creare un ambiente sicuro e controllato, il progetto ha il potenziale per aiutare molti pazienti che soffrono di PTSD causato dai conflitti sia in Ucraina che in altre parti del mondo.

Mentre tante aziende si sforzano di trovare soluzioni nel metaverso per tentare di aumentare i propri fatturati, c’è anche chi pensa d’impiegare le nuove tecnologie creative per problemi più seri ed importanti, queste davvero utili per il benessere delle persone …


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