l’Innovazione può fare riferimento alle nuove tecnologie, ai nuovi prodotti o ai nuovi servizi, ma anche alle nuove pratiche, alle nuove istituzioni o alle nuove strutture sociali
L’Innovazione può essere sinteticamente definita come lo “sfruttamento con successo di nuove idee” (Steward et al. 2009).
In altre parole, l’innovazione non è solo un’invenzione, ma una nuova idea che viene messa in pratica. L’innovazione quando è intesa in termini commerciali si attua spesso attraverso processi “top-down” tecnologici, mentre nel caso dell’Innovazione Sociale si delineano cambiamenti nelle attitudini della società attraverso processi bottom-up, che sostengono un ruolo importante nel giocare il contrasto alla resistenza ai cambiamenti operata da portatori di interessi particolari, a tutto vantaggio dell’Interesse Collettivo. Tuttavia anche l’innovazione tecnologica, o tecnica (che può essere relativamente più semplice da definire), comporta la produzione di processi sociali di cambiamento, quindi ogni cambiamento sociale (sia esso dovuto ad azioni top-down che bottom-up) potrebbe essere descritto come innovativo, in un modo o nell’altro.
Dunque, l’Innovazione può fare riferimento alle nuove tecnologie, ai nuovi prodotti o ai nuovi servizi, ma anche alle nuove pratiche, alle nuove istituzioni o alle nuove strutture sociali.
Pertanto, “tutta l’innovazione, compresa l’innovazione tecnica, è sociale nel senso che è il risultato di un processo creativo che coinvolge una serie di attori, e di solito richiede qualche cambiamento nel comportamento tra gli adottanti” MacKenzie, Wajcman [1] e Mumford [2] utilizzano il termine per dare un significato al seguente concetto “l’Innovazione Sociale è la generazione e l’implementazione di nuove idee sul come la gente dovrebbe organizzare le sue attività interpersonali, o interazioni sociali, per soddisfare uno o più comuni obiettivi.” Ciò potrebbe condurre alla creazione di nuove istituzioni sociali o movimenti da un lato, o portare a nuovi processi sociali o aziendali e le conseguenti nuove pratiche, dall’altro. Concludendo: l’Innovazione bottom-up viene definita come quell’innovazione generata dalla Società Civile (singoli cittadini, gruppi di comunità, etc, …), piuttosto che dai governi, l’industria o da settori dell’economia. Il Change Management (Gestione del cambiamento) è un approccio alla transizione operato da Individui, Gruppi e Organizzazioni verso un desiderato stato futuro. Esso si concentra sul “come” e i “perchè” le persone, i team, sono soggetti ad una transizione organizzativa.
L’approccio al Change management è multidisciplinare, dunque, viene trattato con lo studio di discipline diverse, come ad esempio quelle che afferiscono agli studi nelle scienze comportamentali e sociali, sugli effetti delle nuove tecnologie dell’informazione, sui modelli socio-economici e di business management, il Knowledge management.
Mulgan [3] definisce l’Innovazione Sociale come quella “attività e servizi innovativi che sono motivati da l’obiettivo di soddisfare un bisogno sociale”. Mulgan suggerisce che i motori dell’innovazione sociale sono radicati in malcontento o un apparente necessità; la base culturale dell’Innovazione Sociale può essere considerata come una combinazione di diverse motivazioni, tra cui l’esclusione, il risentimento, la passione e l’impegno.
Phills e il suo team [4] ci forniscono un’altra utile definizione, che in sintesi ci descrive “l’Innovazione Sociale come una nuova soluzione a un problema sociale che è più efficace, efficiente e sostenibile rispetto alle soluzioni pre-esistenti oppure che il bilancio del valore creato con la nuova soluzione vale quale beneficio soprattutto per la società nel suo insieme piuttosto che per i singoli privati”.
L’Innovazione Sociale è il concetto più appropriato per comprendere e produrre un cambiamento sociale duraturo. Tanto necessario, soprattutto nella Società in evoluzione come quella in cui oggi viviamo, la cosiddetta società V.U.C.A.
References
[1] “Introductory essay: the social shaping of technology”, 1999
[2] “Leading creative people: Orchestrating expertise and relationships”, 2002
[3] “The Process of Social Innovation”, 2006
[4] “Rediscovering Social Innovation”, 2008