Il Pensiero Laterale per il problem solving creativo.  I grandi innovatori usano soprattutto un pensiero laterale.

L’innovazione non emerge dal nulla. Nuove innovazioni evolvono da processi storici e iterativi. L’automobile si è sviluppata da e in opposizione ai concetti associati al cavallo e alla carrozza. Questo era il comune quadro di riferimento quando il concetto di automobile è emerso per la prima volta. Le prime automobili estesero e adattarono la consueta comprensione della locomozione del XIX secolo.

Spesso, quando cerchiamo un nuovo modo per spiegarci un’idea comune, cerchiamo il suo opposto. In questo modo creiamo uno spettro di possibilità tra ciò che è e ciò che non è. Questa strategia è in qualche modo simile a quella che viene spesso definita la dialettica hegeliana , sebbene lo stesso Hegel probabilmente non abbia mai usato questo termine, o la sua formula familiare: tesi, antitesi e sintesi:

  • La tesi è una proposta su un paradigma prevalente; ad esempio un cavallo e una carrozza;
  • L’antitesi è una controproposizione che si oppone o nega la tesi; ad esempio la prima generazione di automobili dette “carrozze senza cavalli”;
  • la sintesi emerge dalla tensione tra la Tesi e l’Antitesi, fondendo le idee opposte senza negare completamente nessuna delle due; ad esempio la nostra moderna concezione dell’auto.

Una mente creativa e innovativa cerca di andare oltre le categorie di pensiero comuni stabilite da strutture binarie, come il modello hegeliano appena descritto). Questa ragiona in un modo diverso  verso una sintesi che include concetti opposti che sono sia interni a quella struttura binaria, ma anche idee che sono al di fuori di essa. Un pensatore visionario, può pensare ai concetti interni seguendo un processo lungo un asse verticale e ai concetti esterni lungo un asse orizzontale.

Il pensiero laterale è la capacità di muoversi orizzontalmente attraverso diverse categorie di pensiero, che si manifesta spesso come sintesi tra idee apparentemente incongruenti.

Il pensiero laterale è un modo per risolvere i problemi utilizzando un approccio indiretto e creativo attraverso ragionamento che non è immediatamente ovvio. Implica idee che potrebbero non essere ottenibili utilizzando solo la logica . Il termine fu usato per la prima volta nel 1967 dallo psicologo maltese Edward de Bono nel suo libro The Use of Lateral Thinking . Edward de Bono collega anche il pensiero laterale con l’umorismo, sostenendo che comporta un passaggio da uno schema familiare a uno nuovo e inaspettato. È questo momento di sorpresa, che genera risate e nuove intuizioni, che facilita la capacità di vedere uno schema di pensiero diverso che inizialmente non era ovvio. Secondo de Bono, il pensiero laterale prende deliberatamente le distanze dalla percezione standard della creatività come Logica Verticale, il classico metodo di problem solving

Il pensiero laterale differisce dunque dal pensiero verticale. Quando stiamo pensando in verticale, stiamo andando dritti ad una risposta ovvia ed accettata, ma con il pensiero laterale potremmo trovare una soluzione alternativa a un problema che richiede di mettere insieme le cose per trovare una risposta creativamente innovativa.    

Il pensiero laterale ci incoraggia ad usare la creatività perché ci sono, esistono sempre, dei modi con cui potremmo trovare una risposta logicamente corretta. Queste soluzioni riguardano talvolta più la creatività che la correttezza.

Quando stiamo lavorando a risolvere un problema (problem solving) che richiede del pensiero laterale, dobbiamo guardare lo scenario presentato e cercare di trovare degli indizi di contesto. A volte la risposta più corretta può risultare la più ovvia, ma non ci si arriva immediatamente ingabbiato in un processo di pensiero verticale.  Altre volte è davvero difficile trovare la risposta corretta perché dobbiamo creare noi stessi il resto dello scenario per arrivarci ed in questo ci aiuta ancora un processo di pensiero laterale.  

Se quest’approccio ci suona un po’ confuso, è perché in effetti lo è! Un processo creativo è proprio questo: un processo di pensiero che a volte si muove nel caos. Tuttavia un pensiero laterale non richiede di avere una chiaroveggenza soprannaturale. Un processo creativo ben affinato ci consente di riconoscere intuitivamente schemi e utilizzare le informazioni correlate per fare previsioni induttive su idee divergenti, sia verticalmente all’interno delle categorie, sia orizzontalmente tra le categorie. Comprendendo la genealogia dell’innovazione all’interno di una determinata categoria, possiamo immaginare cosa potrebbe succedere.

Abbiamo bisogno di rompere con un pensiero che si basa esclusivamente su ciò che sappiamo, su ciò che assumiamo e su ciò che abbiamo vissuto. Molti di noi sono così radicati nei nostri settori di competenza, nelle nostre conoscenze, che non sappiamo come pensare orizzontalmente. Di solito andiamo a fondo per risolvere un problema ad una profondità di un chilometro, ma non allarghiamo il quadro neanche di un metro. Non ci concediamo ne il tempo ne le opportunità per esplorare altri settori, culture, modi di essere e di elaborare altre possibilità di risoluzione adiacenti.

La maggior parte delle persone non sono nati pensatori laterali. Per fortuna, però, il pensiero laterale è un’abilità che può essere appresa. Ci sono modi di rafforzare l’abilità di pensatore laterale. Pensare per risolvere specifici enigmi può aiutare a rafforzare il pensiero laterale. Ad esempio: “Fai finta di essere intrappolato in una stanza con solo due uscite. Un’uscita è una stanza che è una gigantesca lente d’ingrandimento dove i raggi del sole ti bruceranno. Fuori dall’altra uscita c’è una stanza con un drago sputafuoco, che ti brucerà anche lui. Quale porta prendi?

Metti in azione il pensiero laterale:

  • Quali sono le ipotesi? In questo caso, sei intrappolato in una stanza in cui uscire da una delle due porte ti ucciderà;
  • Qual è la soluzione convenzionale? Pensa alle soluzioni più semplici. Poi chiediti cosa faresti se non potessi usare quelle soluzioni;
  • Pensare al rovescio: le soluzioni spesso ci appaiono pensando alla sfida al contrario.

In questo esempio, potresti chiederti come puoi entrare in una stanza quando una porta è adiacente a una lente d’ingrandimento gigante e l’altra è protetta da un drago.

Cambia prospettiva: pensa a come risolveresti questo problema se fossi qualcun altro con competenze diverse, in altre parole, qualcuno che non abbia i tuoi preconcetti. A questo punto, probabilmente potrai arrivare ad una soluzione: aspetti che il sole tramonti ed esci dalla stanza con la lente d’ingrandimento.

Risolvere sfide difficili non significa solo lavorare di più. Mentre il duro lavoro è importante, creare il pensiero lo è ancora di più. Lavora in modo più intelligente, non il più difficile.

Il pensiero laterale ti può aiutare. I grandi innovatori usano soprattutto il pensiero laterale


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