Posseduti da una maschera digitale

“C’è una maschera per la famiglia, una per la società, una per il lavoro E quando stai solo, resti nessuno.”(Pirandello, “Uno nessuno e centomila” ) …

… ed oggi c’è una maschera anche nella scena virtuale

La Maschera Digitale: il teatro delle identità online

Marshall McLuhan ha introdotto un concetto intrigante riguardo al mito di Narciso e al ruolo dei mezzi di comunicazione nella nostra percezione di noi stessi. McLuhan suggerisce che Narciso non è affogato nel lago perché fosse egoista o presuntuoso, ma piuttosto a causa della sua ossessione per l’immagine di sé e di come questa immagine fosse riflessa o distorta dai mezzi di comunicazione.

Il mito di Narciso racconta di un giovane che si innamorò della sua stessa immagine riflessa nell’acqua e morì mentre cercava di abbracciare quell’immagine. McLuhan interpreta questo mito in un contesto moderno, sostenendo che viviamo in un’era in cui i mezzi di comunicazione, come la televisione e i social media, fungono da specchio per la nostra identità. In altre parole, McLuhan suggerisce che i mezzi di comunicazione riflettono chi siamo e come ci percepiamo. Quando ci vediamo riflessi nei mezzi di comunicazione, possiamo diventare infatuati di questa immagine idealizzata di noi stessi. I social media, ad esempio, ci permettono di creare una “identità online” che può essere curata e perfezionata per riflettere ciò che desideriamo che gli altri vedano.


Herbert Marshall McLuhan (21 luglio 1911 – 31 dicembre 1980) è stato un filosofo canadese il cui lavoro è tra i capisaldi dello studio della teoria dei media.  McLuhan ha coniato l’espressione “ il mezzo è il messaggio ”.  Ha predetto il World Wide Web quasi 30 anni prima che fosse inventato.
La teoria dei media è un campo di studio interdisciplinare che esplora il ruolo, l’effetto e l’influenza dei media di comunicazione nella società. Essa si concentra su vari aspetti, tra cui la produzione, la distribuzione, la ricezione e l’impatto dei media. Alcuni concetti chiave all’interno della teoria dei media includono:

  • Media di massa: questa teoria analizza i mezzi di comunicazione di massa, come la televisione, la radio, la stampa e Internet, e come influenzano il pubblico.
  • Effetto dei media: questa prospettiva esamina come i media possono influenzare le opinioni, le credenze e i comportamenti delle persone. Include teorie come l’ipodermica, la persuasione mediatica e l’agenda-setting.
  • Cultura dei media: questa area di studio esamina come i media contribuiscono alla creazione e alla diffusione della cultura, influenzando valori, norme e modelli culturali.
  • Economia dei media: si concentra sugli aspetti economici dell’industria dei media, inclusi i modelli di business, la pubblicità e le questioni di proprietà dei media.
  • Ecologia dei media: questa prospettiva considera i media come parte di un ecosistema complesso, esaminando come interagiscono con altri mezzi di comunicazione e con la società nel suo complesso.
  • Teorie della comunicazione: queste teorie cercano di spiegare come avviene la comunicazione attraverso i media, inclusi modelli di comunicazione di massa e teorie della comunicazione interpersonale.
  • Media e società: questa area esplora il rapporto tra media e società, comprese questioni di potere, controllo e pluralismo mediatico.

In sintesi, la teoria dei media offre un quadro completo per comprendere l’importanza dei media nella nostra vita quotidiana e nella società in generale, analizzando come i media influenzano, riflettono e modellano il mondo che ci circonda.



Nel ventunesimo secolo, le tecnologie Internet svolgono per molti di noi un compito simile a quanto accadeva nel mito di Narciso. Online, creiamo immagini di noi stessi per costruire un “sé digitale” mediato attraverso tweet, immagini, commenti, biografie e altre interazioni

Sebbene queste attività possano sembrare banali, non sono un processo così semplice come riflettere il nostro sé offline. Piuttosto, rappresentano l’atto degli utenti di prendere in mano la propria identità.

In questo contesto, possiamo iniziare a concepire il sé digitale e i social media in modo più ampio come un’impresa prevalentemente performativa,

persino teatrale

In definitiva, i social media consentono alle persone di indossare maschere nel mondo online, e questo abitante “mascherato” dovrebbe essere inteso come una figura che esercita un potere, nel bene e nel male.

La Performance dell’Identità

Nella presentazione di sé nella vita quotidiana, il sociologo Erving Goffman sviluppa la teoria teatrale dell’identità. Egli sostiene che

l’interazione sociale umana può essere compresa in modo drammatico, con gli individui che mettono in scena diverse esibizioni di sé “in primo piano” a seconda del loro contesto

Durante un incontro di lavoro, ad esempio, si potrebbe adottare un timbro di voce serio e indossare abiti formali.

Con l’avvento dei social media, queste performance possono essere ricambiate e ulteriormente complicate online.

Alcuni studiosi di comunicazione digitale notano che il “pubblico immaginario” di un individuo modella il tipo e lo stile dei suoi contenuti pubblicati sui social media

Su Twitter, ad esempio, si possono notare nette differenze tra il comportamento di un utente “normale” e quello di una “micro-celebrità” con più follower. Mentre queste micro-celebrità possono modificare i propri contenuti per attirare un pubblico più ampio (ad esempio, utilizzando un linguaggio più amichevole o evitando argomenti controversi), altri esprimono versioni di se stessi che sono “più autentiche” rispetto al loro sé offline. Questi sviluppi dimostrano che gli utenti controllano e alterano attivamente le loro immagini digitali nella sfera pubblica.

La Maschera Digitale

Le rappresentazioni del sé digitale non sono rappresentazioni incarnate, ma costruite

Vale a dire, non sono legate alla nostra presenza fisica nello spazio. Questo fatto consente molta più libertà nelle scelte di presentazione personale online. Invece di essere soggetti alle norme prestabilite associate al corpo/mondo fisico, l’utente controlla i segnali visivi e linguistici che lo rappresentano durante l’interazione online. Gli utenti possono adottare diverse “maschere” digitali a seconda del contesto e della loro motivazione.

Il Carnevale delle Identità, vivere online con una maschera continua

Per alcune persone, la vita online sembra un “carnevale perenne”, dove ogni giorno è una festa e ogni interazione è un’opportunità di mascherarsi sotto una nuova identità. Questi individui vivono la loro vita online come se fossero in un evento carnevalesco, in cui le regole sociali vengono sfidate e le maschere sono indossate con gioia e abbandono. In questo carnevale digitale, la possibilità di essere chiunque si desideri è una realtà quotidiana, e le maschere digitali diventano strumenti per esplorare e sperimentare diverse sfaccettature delle loro identità, che nascondono nel mondo fisico.

La Libertà e la Trasgressione delle maschere

Come evidenzio nel mio precedente articolo, nella storia, l’uso delle maschere ha avuto una dualità simile. Nel Medioevo veneziano, le maschere erano spesso associate a comportamenti anarchici, e le leggi furono introdotte per regolare il loro uso. Tuttavia, le maschere hanno anche svolto un ruolo liberatorio, permettendo alle persone di esprimersi in modi non conformi alle norme sociali.

La Costruzione dell’Identità Digitale

Mentre tutte le presentazioni di sé offline sono legate a una singola persona e a un singolo spazio, le maschere online possono essere indossate o rimosse in qualsiasi momento. In altre parole, le maschere sono disgiunte e non devono essere necessariuamente coerenti tra le diverse piattaforme online. Gli utenti possono sfruttare più account e canali per sperimentare diversi aspetti dell’identità, arrivando addirittura a “diventare” persone completamente diverse e sconosciute agli altri sé rappresentati. Questa flessibilità nell’espressione dell’identità digitale consente un’ampia gamma di possibilità, ma pone anche domande sulla verità e l’autenticità nell’era digitale.

La Ricerca dell’identità nell’idillio ibrido

Il risultato è una ricerca frenetica di identità nell’ibridazione delle caratteristiche facciali, corporee e oggettuali. Le maschere digitali consentono agli individui di creare un’immagine di sé che può differire notevolmente dalla realtà. Questo fenomeno ha influenzato la percezione di se stessi e degli altri, spingendo molte persone a confrontarsi con una realtà distorta.

In parole povere l’evoluzione dei media ha portato a una continua trasformazione delle dinamiche sociali e dell’identità individuale. Dall’avvicinamento al mondo alla tirannia della visibilità, dalla creazione di immagini irreali alla ricerca dell’identità nell’ibridazione, il percorso è stato lungo e complesso. La “Sociologia della Maschera” ci aiuta a comprendere questa pratica di mascheramento nell’era digitale e le sfide che essa pone alla nostra percezione di realtà e autenticità

Le Sfide dell’Identità online

Mentre le maschere digitali offrono libertà e possibilità di esplorazione, presentano anche sfide e rischi. L’anonimato e la distanza emotiva dei mezzi digitali possono spingere alcune persone a compiere azioni dannose, come il cyberbullismo o il trolling.

La linea tra l’autenticità e la finzione può diventare sfocata, portando a una perdita di fiducia nell’ambiente online

È importante quindi mantenere una consapevolezza critica mentre si naviga nel mondo delle identità digitali e delle maschere online.

In conclusione, il mondo digitale offre un palcoscenico unico dove le persone possono mettere in scena le loro identità attraverso maschere digitali. Questo carnevale delle identità è una realtà in continua evoluzione nell’era digitale, e comprendere questa dinamica può aiutarci a navigare saggiamente tra le sfaccettature del nostro sé digitale. Tuttavia, è fondamentale mantenere un equilibrio tra l’esplorazione delle maschere digitali e l’onestà e l’autenticità nel mondo online. Solo così possiamo apprezzare appieno il teatro delle identità online senza perdere di vista chi siamo veramente.

Questa riflessione è correlata a : POSSEDUTI DA UNA MASCHERA


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