Un libro al giorno può levare il medico di torno. I benefici quotidiani della lettura

Come la lettura può non solo cambiare, ma anche allungare, la Vita

Nel mio articolo “L’Intelligenza si può allenare” cito gli studi di Carol Dweck che studia lo Stato Mentale di Crescita, cioè l’idea che possiamo migliorare le capacità del nostro cervello a imparare e risolvere i problemi. Dunque, contrariamente a quanto molti pensano, la pratica secolare della lettura mantiene un posto di rilievo per il benessere psicofisico.

Leggere non è solo una fuga dal mondo digitale, ma un mezzo attraverso cui migliorare sostanzialmente il nostro intelletto e il benessere generale. Numerosi studi hanno dimostrato come la lettura regolare possa trasformare profondamente non solo la capacità cognitiva, ma anche influire positivamente sulla nostra salute emotiva e fisica, promuovendo una vita più equilibrata e arricchita.

La lettura quotidiana affina la mente in modi significativi

Nonostante la massima “Vale più una immagine di mille parole” sembri prevalere in un’era dominata dalla tecnologia delle immagini, dell’instant messaging e dei social media, la lettura quotidiana affina la mente in modi significativi. Migliorare la concentrazione, la memoria e le capacità analitiche non sono vantaggi esclusivi riservati agli accademici; questi effetti benefici si estendono anche alle persone comuni. Attraverso il processo di lettura, il cervello si esercita in maniera simile a un muscolo, diventando più forte e più agile. Questo non solo aiuta a trattare con maggiore efficacia le sfide quotidiane ma potenzia anche la nostra capacità di apprendimento continuo, essenziale in un mondo che cambia rapidamente.

La ricerca scientifica ha dimostrato ampiamente i benefici cognitivi della lettura regolare. Secondo uno studio pubblicato su Neurology, la lettura può rallentare il declino cognitivo negli anziani, mentre un’altra ricerca ha scoperto che più tempo trascorso in attività cognitivamente passive, come guardare la TV, è legato all’aumento del rischio di demenza, viceversa più tempo trascorso in compiti cognitivamente attivi, come l’uso di un computer, è legato a un ridotto rischio di demenza. Un altro studio rivela che l’impegno nell’alfabetizzazione degli adulti, nell’arte creativa e nelle attività mentali attive e passive può aiutare a ridurre il rischio di demenza in tarda età.

All’Università di Stanford hanno evidenziato come la lettura di narrativa complessa incrementi l’attività cerebrale, in particolare nelle aree coinvolte nel ragionamento e nella comprensione, mentre su International Psychogeriatrics si rivelano gli effetti della lettura sul declino cognitivo in una popolazione anziana di Taiwan, confermando che l’attività di lettura può avere un impatto protettivo sul declino cognitivo, indipendentemente dal livello di istruzione raggiunto.

Questi esercizi mentali non solo potenziano la memoria e la concentrazione, ma stimolano anche le capacità analitiche, facilitando l’apprendimento e l’adattamento a nuove situazioni, sia nei contesti professionali che personali. Attività cognitivamente stimolanti come la lettura e i cruciverba riducono il rischio di demenza e stimolano la cognizione aumentando la nostra riserva cognitiva.

Paragonando le dimensioni delle nostre riserve cognitive a una biblioteca, la neuroscienziata Gomes ci spiega: “… ogni cosa che impariamo e sappiamo è come un libro su uno scaffale. Man mano che vengono aggiunti nuovi libri, la biblioteca diventa sempre più grande. Quando la nostra biblioteca sarà ampia, anche se molti libri sono stati estratti, ci saranno ancora molti altri libri sugli scaffali che fungeranno da alternative e manterranno la biblioteca ben funzionante. La riserva cognitiva si sviluppa nel corso della vita attraverso l’educazione e le esperienze di vita, soprattutto quelle che sono stimolanti e fanno riflettere”.

Benefici Psicologici

Immergersi nella lettura può essere una forma di terapia molto efficace, come dimostrato da vari studi. La lettura di romanzi o di materiale che stimola l’immaginazione può ridurre significativamente i livelli di stress, migliorando così il benessere psicologico. Una pubblicazione del 2020 ha rivelato che la partecipazione ad attività culturali come la lettura può abbassare i livelli di stress e sintomi di depressione. In un altro articolo si legge qual è l’impatto delle abitudini di lettura sulla mindfulness e lo stato psicologico, con particolare attenzione agli effetti benefici della lettura quotidiana sul benessere psicologico. Il focus dello studio è sull’analisi delle relazioni tra il tempo di lettura giornaliero, la velocità di lettura auto-riferita e vari indicatori psicologici, tra cui mindfulness, benessere soggettivo, depressione, affetto positivo e negativo ed empatia. Questi risultati supportano l’idea che le attività cognitive quotidiane, come la lettura, possano contribuire a uno stato psicologico desiderabile e che la tendenza alla mindfulness medii queste relazioni, potendo anche migliorare l’umore ed offrire una distrazione temporanea dai problemi quotidiani, rendendo la lettura non solo un’attività piacevole ma anche un potente strumento terapeutico.

Effetti sulla socializzazione e l’empatia

Leggere romanzi e biografie arricchisce la nostra comprensione e empatia verso gli altri. Questo genere di lettura ci permette di vivere esperienze altrui, anche molto diverse dalle nostre, incrementando la nostra capacità di comprendere e condividere i sentimenti altrui. La ricerca suggerisce che leggere letteratura può migliorare notevolmente la nostra capacità di interpretare le emozioni e i pensieri altrui, espandendo la nostra visione del mondo e rafforzando le connessioni sociali. Uno studio pubblicato nella rivista Science esamina come la lettura di narrativa – rispetto a non-fiction o narrativa popolare – possa migliorare la capacità di comprendere e interpretare le emozioni altrui, una componente fondamentale della teoria della mente. Questo rafforza l’idea che la lettura possa incrementare l’empatia, rendendoci più attenti e sensibili alle diverse prospettive umane.

Salute fisica e longevità

Diversi studi hanno correlato la lettura regolare a una maggiore longevità e a una migliore salute fisica. Per esempio, una ricerca pubblicata sul “Social Science & Medicine” ha dimostrato che le persone che leggono libri regolarmente hanno una probabilità di sopravvivenza significativamente maggiore rispetto a chi non legge. Si ipotizza che la lettura contribuisca alla riduzione dello stress, che è un fattore di rischio per molte malattie croniche. Inoltre, l’immersione nella lettura può migliorare la funzione cerebrale, potenzialmente prevenendo condizioni come la demenza.

Nel documento “A Chapter a Day – Association of Book Reading with Longevity” di Avni Bavishi, Martin D. Slade e Becca R. Levy, della Yale University School of Public Health, si esamina se la lettura di libri sia associata a una maggiore longevità rispetto alla non lettura o alla lettura di altri materiali come giornali e riviste. Lo studio ha coinvolto 3.635 partecipanti dello Health and Retirement Study, un’indagine nazionale rappresentativa supportata dal National Institute on Aging e condotta dall’Università del Michigan. I partecipanti hanno fornito informazioni sulle loro abitudini di lettura, e i dati di sopravvivenza sono stati analizzati fino a 12 anni dopo l’inizio dello studio.

I lettori di libri hanno evidenziato una riduzione del rischio di mortalità del 20% rispetto ai non lettori, con un vantaggio di sopravvivenza di circa 4 mesi al tasso di sopravvivenza dell’80%.

Dai risultati è emerso che i lettori di libri mostrano un vantaggio significativo di sopravvivenza rispetto ai non lettori e ai lettori di periodici. I lettori di libri hanno evidenziato una riduzione del rischio di mortalità del 20% rispetto ai non lettori, con un vantaggio di sopravvivenza di circa 4 mesi al tasso di sopravvivenza dell’80%. Questo vantaggio è stato attribuito principalmente all’impegno cognitivo promosso dalla lettura di libri. Infatti, la lettura di libri promuove processi cognitivi profondi come il “deep reading”, un processo lento e immersivo che migliora il vocabolario, il ragionamento, la concentrazione e le capacità di pensiero critico. Inoltre, i libri favoriscono l’empatia, la percezione sociale e l’intelligenza emotiva, contribuendo a comportamenti di salute migliori e a una riduzione dello stress.

La mediazione cognitiva è stata identificata come il meccanismo alla base del vantaggio di sopravvivenza. Lo studio ha dimostrato che l’effetto della lettura di libri sulla sopravvivenza è mediato dall’impegno cognitivo, mentre non è stato riscontrato un effetto di causalità inversa, ovvero non è stato rilevato che un livello cognitivo più alto porti a un aumento della lettura di libri.

I benefici della lettura di libri sono stati riscontrati indipendentemente dal genere, dalla ricchezza, dal livello di istruzione o dallo stato di salute dei partecipanti. Questo suggerisce che promuovere la lettura di libri tra gli anziani potrebbe portare a benefici significativi in termini di longevità. Lo studio suggerisce anche che sarebbe utile esplorare ulteriormente i benefici di salute aggiuntivi della lettura di libri, compreso l’effetto della lettura di e-book e audiolibri, che potrebbero essere letti in modo meno sedentario, e le differenze tra la lettura di fiction e non-fiction.

In sintesi,

lo studio ha trovato che coloro che leggono libri per una media di 30 minuti al giorno mostrano un vantaggio di sopravvivenza rispetto a coloro che non leggono libri

Questo indica che la lettura di libri non solo introduce idee e personaggi interessanti, ma può anche contribuire a prolungare la vita.

E qui mi taccio.


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