Efficientamento energetico. Innovazione nei materiali da costruzione: traspirabilità, proprietà di reazione al fuoco ed ecosostenibilità per l’edilizia del futuro

Un amico oggi mi ha parlato di un muratore che ha pubblicato una sua riflessione sulle misure di efficientamento energetico alle quali saremmo obbligati per le nuove norme europee, facendomi ricordare il fenomeno della illusione di conoscenza.

L’industria delle costruzioni sta affrontando una svolta epocale, spinta dalla crescente necessità di edifici efficienti dal punto di vista energetico, sicuri e sostenibili. In questo contesto, la ricerca e lo sviluppo di materiali da costruzione innovativi stanno rivoluzionando il settore, introducendo soluzioni che incorporano traspirabilità, proprietà ignifughe ed ecosostenibilità.


Il coefficiente di conducibilità termica, spesso indicato con il simbolo λ (lambda), è una proprietà fisica di un materiale che misura la sua capacità di condurre il calore. In altre parole, rappresenta quanto velocemente un materiale può trasmettere il calore attraverso di sé. Un coefficiente di conducibilità termica più basso indica una maggiore capacità di isolamento termico, poiché il calore si propaga più lentamente attraverso il materiale. La conducibilità termica è espressa in unità di watt per metro per kelvin (W/m·K), dove watt rappresenta la quantità di calore che passa attraverso un metro di materiale per ogni kelvin di differenza di temperatura tra le due superfici del materiale. Per misurare il coefficiente di conducibilità termica di un materiale in un edificio, vengono utilizzate diverse tecniche di test. Ecco alcune delle metodologie comuni:

  1. Metodo del calore trasmesso: questo metodo coinvolge la misurazione del calore trasmesso attraverso un campione di materiale tra due diverse temperature. Si misura la differenza di temperatura tra le due estremità del campione e la quantità di calore che fluisce attraverso di esso. Questa tecnica richiede attrezzature specializzate come apparecchiature per la misurazione del flusso di calore e termocoppie per monitorare la temperatura.
  2. Metodo della sonda termica: in questo metodo, una sonda termica viene inserita nel materiale in esame e vengono monitorate le variazioni di temperatura in diverse parti del materiale. Questo metodo è utile per misurare la conducibilità termica di materiali a bassa densità o con geometrie complesse.
  3. Metodo della piastra calda o fredda: questo metodo coinvolge l’uso di una piastra calda o fredda applicata a una superficie del materiale mentre l’altra superficie viene mantenuta a temperatura costante. Misurando la quantità di calore che fluisce attraverso il materiale, è possibile calcolare il suo coefficiente di conducibilità termica.
  4. Metodo del cilindro caldo: questo metodo coinvolge un campione di materiale cilindrico con una delle sue estremità mantenuta a una temperatura costante superiore rispetto all’altra estremità. La conducibilità termica viene calcolata misurando la quantità di calore che fluisce attraverso il campione e la differenza di temperatura tra le estremità.

Queste tecniche di misurazione forniscono dati fondamentali per la valutazione delle prestazioni termiche dei materiali da costruzione e consentono agli ingegneri e agli architetti di progettare edifici più efficienti dal punto di vista energetico.


La Ricerca

La ricerca nel campo dell’edilizia per lo sviluppo di materiali necessari all’efficienza energetica è una parte cruciale dell’evoluzione delle pratiche costruttive sostenibili. L’obiettivo è quello di identificare, sviluppare e ottimizzare materiali che possano contribuire a ridurre il consumo energetico degli edifici, migliorando la loro efficienza e riducendo l’impatto ambientale complessivo. Ecco alcuni punti chiave sulla ricerca di materiali per l’efficienza energetica nell’edilizia:

  • Isolamento termico avanzato: la ricerca mira a sviluppare materiali isolanti termici più efficaci, come schiume a bassa conducibilità termica, aerogel, schiume di grafene e altri materiali a base di nanotecnologie. Questi materiali offrono un migliore isolamento termico per pareti, pavimenti e tetti, riducendo la dispersione di calore attraverso l’involucro dell’edificio.
  • Materiali a cambiamento di fase: questi materiali possono assorbire, immagazzinare e rilasciare calore in risposta alle variazioni di temperatura. Possono essere utilizzati per stabilizzare la temperatura interna degli edifici, riducendo la necessità di riscaldamento o raffreddamento e migliorando l’efficienza energetica.
  • Materiali riflettenti e radianti: la ricerca si concentra anche su materiali che riflettono o assorbono la radiazione solare, riducendo il riscaldamento e il surriscaldamento degli edifici. Questi materiali possono essere utilizzati nei tetti, nelle facciate e nei pavimenti.
  • Materiali a bassa emissione di carbonio: la ricerca mira a sviluppare materiali da costruzione a bassa emissione di carbonio, come calcestruzzi a basso tenore di cemento, mattoni ecologici, materiali riciclati e materiali a base di biomassa. Questi materiali riducono l’impatto ambientale durante la produzione e il trasporto.
  • Sistemi di accumulo energetico: la ricerca si concentra anche sulla progettazione di sistemi di accumulo energetico a livello di edificio, utilizzando materiali come pannelli solari termici, serbatoi termici e tecnologie di accumulo di energia termica.
  • Monitoraggio e gestione dell’energia: oltre ai materiali stessi, la ricerca include anche lo sviluppo di tecnologie per il monitoraggio e la gestione dell’energia negli edifici, consentendo un utilizzo ottimizzato dell’energia e una maggiore efficienza.
  • Approcci innovativi: la ricerca incoraggia l’adozione di approcci innovativi, come la stampa 3D di materiali da costruzione, l’uso di materiali bio-compositi e l’integrazione di tecnologie intelligenti nell’involucro degli edifici.

Traspirabilità, proprietà ignifughe, ecosostenibilità
Esaminiamo come questi tre elementi cruciali stanno ridefinendo l’edilizia del futuro.

Traspirabilità: l’equilibrio dell’ambiente interno

La traspirabilità è un concetto importante nella progettazione di materiali da costruzione, poiché influisce sulla gestione dell’umidità e sulla qualità dell’aria all’interno degli edifici. La traspirabilità è diventata la chiave per garantire un ambiente interno sano e confortevole negli edifici moderni. I materiali da costruzione traspiranti consentono il passaggio naturale dell’umidità e del vapore acqueo attraverso le strutture, riducendo al minimo il rischio di formazione di condensa e muffa. Questo non solo contribuisce a migliorare la qualità dell’aria, ma anche a preservare la durabilità dell’edificio nel tempo. Materiali come la fibra di legno e i pannelli a base di calce sono esempi di soluzioni che bilanciano l’isolamento termico con la traspirabilità, creando un ambiente interno sano ed efficiente.


La buona traspirazione è un aspetto cruciale quando si tratta di isolamento termico e materiali da costruzione nelle abitazioni e negli edifici. Si riferisce alla capacità di un materiale di consentire il passaggio dell’umidità e del vapore acqueo attraverso di esso, permettendo così alla struttura di “respirare” e di regolare l’umidità interna. Un’adeguata traspirazione è importante per diverse ragioni:

  • Prevenzione dell’accumulo di umidità: una buona traspirazione impedisce l’accumulo eccessivo di umidità all’interno delle pareti e delle strutture dell’edificio. L’accumulo di umidità può portare alla formazione di muffa, funghi e deterioramento dei materiali da costruzione, con conseguenze negative sulla salute degli occupanti e sulla durabilità dell’edificio.
  • Controllo dell’umidità interna: gli esseri umani generano una quantità significativa di umidità all’interno degli edifici attraverso l’attività quotidiana come la cottura, la doccia e la respirazione. Una buona traspirazione permette al vapore acqueo di fuoriuscire dall’edificio, contribuendo a mantenere un ambiente interno salubre e confortevole.
  • Conservazione dell’efficienza energetica: la regolazione dell’umidità interna attraverso la traspirazione può contribuire al mantenimento dell’efficienza energetica dell’isolamento termico. Un eccesso di umidità può ridurre l’efficacia dell’isolamento termico, aumentando la richiesta di energia per il riscaldamento o il raffreddamento dell’edificio.
  • Durata dei materiali da costruzione: una corretta traspirazione può aiutare a preservare la durata dei materiali da costruzione, poiché riduce il rischio di danni causati da cicli ripetuti di espansione e contrazione dovuti alle variazioni di umidità.

Per garantire una buona traspirazione in un edificio, è importante selezionare materiali isolanti e di costruzione che siano permeabili al vapore acqueo e che permettano il passaggio dell’umidità. Alcuni materiali, come la lana minerale e le fibre di cellulosa, sono noti per la loro capacità di regolare l’umidità e promuovere una buona traspirazione. Allo stesso modo, la progettazione adeguata dell’involucro edilizio, l’installazione di barriere al vapore e la ventilazione adeguata contribuiscono a mantenere una corretta traspirazione all’interno dell’edificio. In sintesi, la buona traspirazione è fondamentale per la salute e la durabilità degli edifici. Gli isolanti e i materiali da costruzione che consentono una regolazione adeguata dell’umidità contribuiscono a creare un ambiente interno confortevole ed efficiente dal punto di vista energetico.


Proprietà antincendio: la sicurezza al centro del design

La resistenza e il comportamento dei materiali edili al fuoco è un requisito fondamentale per la sicurezza degli edifici e dei loro occupanti, perchè la sicurezza antincendio è una priorità assoluta in ogni progetto di costruzione. I materiali da costruzione che incorporano proprietà di alta resistenza e buona reazione sono essenziali per proteggere vite umane e proprietà. L’innovazione ha portato a materiali che possono resistere al fuoco per tempi sufficienti, ritardando la propagazione delle fiamme allo scopo di fornir prezioso tempo aggiuntivo per evacuare gli edifici in caso di incendio. Schiume isolanti trattate con ritardanti di fiamma con alta resistenza e materiali con una buona reazione al fuoco sono esempi di materiali che abbracciano la sicurezza come priorità di design.


Quando si tratta di materiali da costruzione e per l’isolamento termico, la reazione e la resistenza di questi al fuoco è un aspetto di fondamentale importanza per garantire la sicurezza degli occupanti di un edificio. I materiali antincendio sono progettati per ritardare la propagazione del fuoco e ridurre al minimo il rischio di incendio e danni agli edifici. Sebbene non si possa affermare una sicurezza al 100%, ecco alcuni punti chiave relativi agli aspetti antincendio dei materiali da costruzione:

  • Materiali ignifughi: i materiali da costruzione e isolamento termico possono essere trattati per renderli reattivi e/o resistenti al fuoco. Questi materiali sono progettati per ritardare la combustione o ridurre la velocità di propagazione delle fiamme. Ad esempio, nella costruzione di pareti, soffitti e pavimenti, vengono spesso utilizzati pannelli ignifughi che offrono una maggiore resistenza al fuoco.
  • Classificazione di reazione al fuoco: i materiali da costruzione vengono sottoposti a test standardizzati per valutarne la reazione al fuoco. Questi test assegnano loro una classificazione di reazione al fuoco in base a fattori come la velocità di combustione, la generazione di fumo e la produzione di calore. Le classificazioni variano da paese a paese, ma spesso includono categorie come “ignifugo”, “difficilmente infiammabile”, “infiammabile” e altre.
  • Isolamento termico antincendio: alcuni materiali isolanti termici, come le schiume di poliuretano, possono essere progettati con proprietà antincendio. Questi materiali non solo forniscono isolamento termico, ma sono anche formulati per resistere al fuoco e ritardarne la propagazione.
  • Rivestimenti antincendio: i rivestimenti antincendio possono essere applicati ai materiali da costruzione per migliorare la loro resistenza al fuoco. Questi rivestimenti possono creare uno strato protettivo che ritarda la combustione e protegge il materiale sottostante.
  • Strutture resistenti al fuoco: Oltre ai materiali da costruzione, la progettazione strutturale degli edifici può essere realizzata con elementi resistenti al fuoco, come acciaio intumescente, cemento armato o altri materiali che mantengono la loro integrità strutturale anche in presenza di alte temperature.
  • Normative edili antincendio: le normative edili e di sicurezza antincendio variano da regione a regione e spesso stabiliscono requisiti specifici per i materiali da costruzione, le uscite di emergenza, i sistemi di allarme antincendio e altro ancora.

È importante notare che la reazione e alla resistenza al fuoco dei materiali di costruzione è solo uno degli aspetti della sicurezza antincendio. Oltre all’uso di materiali per la sicureeza in caso di incendio, è essenziale adottare misure preventive come l’installazione di sistemi di allarme antincendio, la progettazione di vie di fuga adeguate e l’adozione di pratiche di sicurezza antincendio da parte degli occupanti dell’edificio. La combinazione di materiali resistenti e con buona reazione al fuoco e buone pratiche di sicurezza antincendio contribuisce a creare un ambiente edificio più sicuro in caso di incendio.
Nella nota più sotto ulteriori informazioni


Ecosostenibilità: verso un futuro rispettoso dell’ambiente

In un’epoca in cui la sostenibilità è diventata essenziale, i materiali da costruzione non possono fare eccezione. La ricerca si sta concentrando su materiali a basso impatto ambientale, come biomasse e materiali riciclati, per creare soluzioni eco-compatibili. I materiali da costruzione a base di canapa, paglia e fibra di legno sono esempi di come l’ecosostenibilità possa essere integrata nel settore edilizio. Questi materiali non solo riducono l’impatto ambientale, ma spingono l’industria verso pratiche più responsabili e rispettose dell’ambiente.

Verso una costruzione moderna ed ecosostenibile

L’edilizia del futuro abbraccia la traspirabilità, le proprietà ignifughe ed l’ecosostenibilità come elementi chiave della sua evoluzione. Questi materiali innovativi non solo migliorano l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici, ma promuovono anche un approccio più sostenibile all’ambiente costruito.

La sfida ora è per architetti, ingegneri e decisori di abbracciare questa rivoluzione e adottare materiali che portino l’edilizia verso un futuro più sicuro, confortevole ed eco-consapevole.

Nota

Non sono un tecnico, ma dato l’argomento sensibile per molti propretari d’immobili, oggi ho voluto eseguire una mia piccola ricerca personale e pubblicare questa nota di riflessione che potrà essere utile ad un lettore interessato. Questa breve riflessione rappresenta solo un’introduzione al vasto mondo dell’efficienza energetica e dei materiali da costruzione innovativi. Per chi è interessato a esplorare ulteriormente questo argomento affascinante e in continua evoluzione, questa può essere una base di partenza per un viaggio di scoperta verso l’edilizia del futuro, che abbraccia l’innovazione e la sostenibilità come pilastri fondamentali.
Inoltre, il tema non è fuori il contesto di questo blog perchè rientra anche nel dominio degli argomenti che riguardano l’innovazione, lo sviluppo sostenibile e il knowledge activism e potrebbe essere utile per contrastare eventuali pregiudizi dovuti all’effetto dunning-kruger.

Qui di seguito chiudo il testo con una sintetica tabella comparativa ed alcuni titoli di riferimento:

Ecco un elenco di materiali da costruzione con il relativo coefficiente di conducibilità termica (λ) in ordine crescente:

  1. Aerogel: ~0.014 – 0.020 W/mK
  2. Schiuma di Poliuretano (a celle chiuse): ~0.020 – 0.028 W/mK
  3. Schiuma di Poliisocianurato (PIR): ~0.020 – 0.026 W/mK
  4. Schiuma di Polistirene Espanso (EPS): ~0.030 – 0.045 W/mK
  5. Polistirene Estruso (XPS): ~0.030 – 0.035 W/mK
  6. Lana di Vetro: ~0.030 – 0.040 W/mK
  7. Fibra di Legno: ~0.038 – 0.045 W/mK
  8. Fibra di Cellulosa: ~0.037 – 0.045 W/mK
  9. Lana di Roccia: ~0.031 – 0.045 W/mK
  10. Calcestruzzo Aerato Autoclave: ~0.100 – 0.200 W/mK
  11. Mattoni in Cotto: ~0.500 – 1.000 W/mK
  12. Acciaio: ~40.000 – 50.000 W/mK

Nota che i valori di conducibilità termica possono variare leggermente a seconda della densità e della composizione specifica dei materiali. Inoltre, un coefficiente di conducibilità termica più basso indica una migliore capacità di isolamento termico del materiale.

Ecco un elenco di materiali da costruzione con il relativo grado di traspirabilità in ordine crescente:

  1. Aerogel: Traspirabilità variabile, può essere modulata durante la fabbricazione.
  2. Schiuma di Poliuretano (a celle chiuse): Bassa traspirabilità.
  3. Schiuma di Poliisocianurato (PIR): Bassa traspirabilità.
  4. Schiuma di Polistirene Espanso (EPS): Bassa traspirabilità.
  5. Polistirene Estruso (XPS): Bassa traspirabilità.
  6. Fibra di Legno: Elevata traspirabilità.
  7. Fibra di Cellulosa: Elevata traspirabilità.
  8. Lana di Roccia: Traspirabilità Elevata (o variabile, dipende dalla composizione specifica)
  9. Lana di Vetro: Elevata traspirabilità.
  10. Calcestruzzo Aerato Autoclave: Elevata traspirabilità.
  11. Mattoni in Cotto: Elevata traspirabilità.
  12. Acciaio: Non traspirante.

È importante notare che la traspirabilità dei materiali da costruzione può essere influenzata da vari fattori, inclusa la composizione, la porosità e il trattamento superficiale del materiale. I materiali più traspiranti consentono il passaggio dell’umidità e del vapore acqueo attraverso di essi, contribuendo a mantenere l’ambiente interno sano e confortevole


Sicurezza antincendio in un mondo sostenibile

Il ricordo dell’incendio della Grenfeld Tower di Londra nel 2017, così come altri incendi dovuti ai rivestimenti, dovrebbe essere d’insegnamento nella prevenzione e percezione del rischio. Nell’inchiesta sulle cause del disastro sono emersi nuovi aspetti sui materiali utilizzati per i pannelli di rivestimento e la copertura dell’edificio utilizzati durante la ristrutturazione: i materiali utilizzati sarebbero risultati ad alto rischio di infiammabilità e le aziende che hanno fornito il materiale non si sarebbero fatti problemi a commercializzare materiali ad alto rischio con certificati di prova antincendio non sufficientemente attendibili.

La National Fire Association americana riporta su questo argomento: ” … Per decenni, la sostenibilità è stata un argomento di discussione per innovatori e progettisti che cercano di conservare le risorse nell’ambiente costruito. Poiché le tecnologie e i materiali verdi stanno diventando più convenienti e disponibili, la domanda di mercato per infrastrutture sostenibili ed energia alternativa è aumentata. In che modo queste nuove tecnologie e sistemi influiranno sul settore della protezione antincendio? Decenni di esperienza costruttiva con materiali da costruzione tradizionali hanno portato a codici e standard di sicurezza costruttivi e di vita ben consolidati. Quando nuovi materiali e sistemi vengono aggiunti all’ambiente costruito, la soluzione all’equazione della sicurezza antincendio cambia. Anche le aspettative della società su come i nostri edifici rispondono ad altri rischi, compreso il fuoco, cambiano nel tempo. (…) I vigili del fuoco di oggi hanno molte responsabilità che vanno dalla soppressione degli incendi al soccorso tecnico e alla risposta ai materiali pericolosi. Man mano che le loro responsabilità si sono ampliate, è aumentata anche la base di conoscenze necessaria per continuare a svolgere il lavoro in modo sicuro ed efficace. Nuove tecnologie e materiali da costruzione vengono introdotti nell’ambiente di consumo più velocemente che mai e i vigili del fuoco che cercano di adattarsi a questo nuovo ambiente edificato vengono colti alla sprovvista (…) Man mano che emergono nuovi materiali e pratiche di costruzione, i codici e gli standard relativi alla sicurezza dovranno rimanere all’avanguardia nel settore e affrontare questi materiali e pratiche mantenendo edifici sicuri e affidabili

Pericoli: (…) Isolamento: nuovi metodi di isolamento aiutano a ridurre i costi energetici regolando le temperature degli edifici e riducendo la quantità di “perdite” in un edificio. Sebbene materiali come l’isolamento in schiuma rigida, l’isolamento in schiuma applicato a spruzzo, i pannelli strutturali integrati (SIP), i sistemi di isolamento e finitura esterna (EIFS) e i sistemi di isolamento a lamina siano utili per gli obiettivi di sostenibilità, possono contribuire alla propagazione del fuoco e all’aumento della produzione di fumo. La costruzione ermetica può creare condizioni anomale durante un evento di incendio, compresi i ritorni di corrente. Le forme in calcestruzzo isolate sono un altro esempio di nuovi metodi di isolamento. Le forme concrete “Stay in place” sono realizzate in polistirene espanso. Se non trattate o scoperte durante o dopo la costruzione, queste forme possono contribuire a un incendio.


Reazione al Fuoco e Resistenza al Fuoco

La resistenza al fuoco e la reazione al fuoco sono due concetti distinti e fondamentali che riguardano la capacità dei materiali e delle strutture di affrontare il fuoco in termini di combustione, propagazione delle fiamme e sviluppo di calore. È importante comprendere che non esiste un materiale completamente ignifugo al 100%, ma l’adozione di materiali con buona resistenza al fuoco e reazione al fuoco è cruciale per garantire la sicurezza delle persone e delle proprietà in caso di incendio. E’ di fondamentale importanza comprenderne la differenza.

Resistenza al Fuoco:

La resistenza al fuoco si riferisce alla capacità di un materiale o di una struttura di mantenere le sue proprietà meccaniche, termiche ed estetiche durante l’esposizione al fuoco per un periodo specificato di tempo. Questo concetto è spesso indicato da una classificazione numerica, come ad esempio “REI 60” [ in cui “R” sta per “Resistenza” (stabilità strutturale, cioè l’attitudine di un elemento costruttivo – sia esso componente o struttura – a conservare, secondo un programma termico prestabilito e per un certo periodo di tempo, la stabilità ), “E” per Ermeticità (gas e fumi, cioè la capacità di un elemento da costruzione di non lasciar passare – né tantomeno produrre – fiamme, vapori o gas caldi dal lato esposto a quello non esposto), “I” per Isolamento termico (l’attitudine di un elemento costruttivo a ridurre, entro determinati limiti, la trasmissione del calore)] per cui una classificazione REI 60 significa che mantiene queste caratteristiche resilienti per un tempo di circa 60 minuti.

La resistenza al fuoco è fondamentale nelle parti strutturali di un edificio, come le pareti portanti, le travi e le colonne, così come nei sistemi di protezione antincendio, come le porte tagliafuoco e gli intonaci ignifughi. Mentre la resistenza al fuoco può ritardare la propagazione delle fiamme e consentire l’evacuazione sicura, è importante sottolineare che anche i materiali resistenti al fuoco subiranno un certo deterioramento con l’esposizione prolungata al calore estremo. Nel caso di pannelli coibentanti, poichè la R si riferisce alla resistenza, cioè alle capacità strutturali, si classificherà solo il tempo “EI”.

Reazione al Fuoco

La reazione al fuoco si riferisce al comportamento di un materiale quando viene esposto a una sorgente di calore o fiamma. Questo comportamento è classificato su una scala, ad esempio, la classe Euroclass A1, A2, B, C, D, F, dove le classi superiori indicano una migliore reazione al fuoco. I parametri valutati includono la velocità di combustione, il rilascio di calore, l’emissione di fumo e la formazione di gocce incendiate. I materiali con buona reazione al fuoco ritardano lo sviluppo delle fiamme, limitano l’emissione di calore e fumo, e minimizzano il rilascio di gocce infiammate. Questo è particolarmente importante in ambienti in cui la sicurezza delle persone è prioritaria.

La scelta dei materiali dovrebbe essere basata sulle normative vigenti e sulle esigenze specifiche del progetto, a questi link alcuni riferimenti normativi: Reazione al fuoco dei materiali Vigili del Fuoco: Resistenza al Fuoco )

In conclusione, la resistenza al fuoco e la reazione al fuoco sono aspetti cruciali della sicurezza antincendio nell’edilizia. La scelta di materiali con buona resistenza e reazione al fuoco, combinata con misure di sicurezza appropriate, contribuisce a proteggere la vita umana e i beni in caso di incendio. Pertanto, è fondamentale collaborare con professionisti esperti e rispettare le normative locali per garantire la scelta e l’uso adeguati dei materiali in un ambiente costruito sicuro.


Ecco un elenco di materiali da costruzione con il relativo costo approssimativo in ordine crescente:

  1. Fibra di Legno: Moderato
  2. Fibra di Cellulosa: Moderato
  3. Calcestruzzo Aerato Autoclave: Moderato
  4. Mattoni in Cotto: Moderato
  5. Schiuma di Polistirene Espanso (EPS): Moderato
  6. Polistirene Estruso (XPS): Moderato
  7. Schiuma di Poliisocianurato (PIR): Moderato
  8. Schiuma di Poliuretano (a celle chiuse): Moderato-alto
  9. Lana di Roccia: Moderato-alto
  10. Lana di Vetro: Moderato-alto
  11. Aerogel: Alto
  12. Acciaio: Variabile a seconda della specifica applicazione e dimensioni.

I costi dei materiali da costruzione possono variare notevolmente in base a diversi fattori, tra cui la regione geografica, la disponibilità locale e il volume di acquisto. Materiali più avanzati o specializzati tendono ad avere costi più elevati, mentre materiali più comuni o tradizionali possono essere più accessibili. È importante tenere conto dei costi materiali insieme ai costi di manodopera, installazione e manutenzione nel valutare l’effettivo costo complessivo di un progetto edilizio.

Alcuni riferimenti di approfondimento
Alcuni titoli relativi alla ricerca sui materiali per l’efficienza energetica nell’edilizia:

Libri e Pubblicazioni accademiche:

  • Materiali per l’Edilizia Sostenibile” di Claudio Modena e Vittorio Sambuco.
  • “Manuale di Bioarchitettura” di Roberto Morbioli.
  • “Edilizia Sostenibile: Soluzioni Costruttive e Tecnologiche” di Carlo Andrea Castiglioni e Anna Magrini.
  • “Materials for Sustainable Sites: A Complete Guide to the Evaluation, Selection, and Use of Sustainable Construction Materials” di Meg Calkins.
  • “Sustainable Construction: Green Building Design and Delivery” di Charles J. Kibert.
  • Materials and Sustainable Development” di Hashem Al-Mattarneh e Jorge de Brito.
  • “Building Materials: Product Emission and Combustion Health Hazards” di Parham Azimi e Michael Waring.
  • “Thermal Building Materials: Principles and Applications” di Jeffery D. Suhling, Kent A. Harries e K. Ramesh.

Riviste e Pubblicazioni scientifiche:

  • “Costruire in Laterizio” – Una rivista che si focalizza sui materiali da costruzione tradizionali, inclusi i mattoni e i materiali a base di argilla.
  • “Ambiente Costruito” – Una rivista scientifica che copre una vasta gamma di argomenti legati all’ambiente costruito, inclusi materiali e tecnologie per l’efficienza energetica.
  • “Building and Environment” – Una rivista interdisciplinare che copre temi legati all’ambiente costruito, inclusi materiali da costruzione sostenibili e tecnologie per l’efficienza energetica.
  • “Energy and Buildings” – Una rivista che si concentra sull’efficienza energetica negli edifici e sulle tecnologie per la conservazione dell’energia.
  • “Journal of Building Physics” – Una pubblicazione che tratta di aspetti fisici, termici e ambientali degli edifici, inclusi materiali isolanti e soluzioni per l’efficienza energetica.

Siti Web ed Organizzazioni:

  • US Green Building Council (USGBC) – L’USGBC offre risorse e informazioni su materiali sostenibili e pratiche di costruzione ecologica attraverso il programma LEED (Leadership in Energy and Environmental Design).
  • Building Research Establishment (BRE) – L’organizzazione britannica BRE fornisce ricerca e consulenza sull’efficienza energetica e sui materiali sostenibili per l’edilizia.
  • European Commission – Directorate-General for Energy – Il sito web della Commissione Europea offre informazioni sulle politiche e le iniziative dell’UE per l’efficienza energetica nell’edilizia.
  • Legambiente – L’associazione italiana per la difesa dell’ambiente offre risorse e informazioni sull’edilizia sostenibile e le pratiche ecologiche.
  • Green Building Council Italia (GBC Italia) – L’organizzazione promuove l’edilizia sostenibile in Italia e offre informazioni su materiali e tecnologie eco-compatibili.

Conferenze e Workshop:

Cercare conferenze e workshop sull’edilizia sostenibile e l’efficienza energetica in Italia può fornire opportunità per rimanere aggiornati sulle ultime ricerche e sviluppi nel settore


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