Il Sendai Framework e l’importanza dei piani di formazione per i cittadini resilienti

Nel mio articolo la Regola del 10-80-1o in una situazione di pericolo, sottolineo l’importanza di conoscere alcuni comportamenti di base in caso di emergenza o catastrofi naturali.
Negli ultimi decenni, il mondo è stato colpito da una serie di disastri naturali e situazioni di emergenza che hanno messo in evidenza l’importanza della preparazione e della resilienza delle comunità. In risposta a questa sfida, nel 2015 è stato adottato il Sendai Framework per la riduzione del rischio di disastri, un accordo globale che sottolinea l’importanza di investire nella prevenzione e nella preparazione per affrontare eventi avversi. Uno dei pilastri fondamentali del Sendai Framework è il coinvolgimento attivo dei cittadini nella riduzione del rischio di disastri.


La generazione del Sendai Framework e il suo contesto istituzionale

Il Sendai Framework per la riduzione del rischio di disastri è stato adottato nel marzo 2015 durante la Terza Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite sulla riduzione del rischio di disastri, tenutasi a Sendai, Giappone. Questo importante accordo internazionale è stato formulato come risultato di un ampio processo di consultazione e negoziazione tra gli Stati membri delle Nazioni Unite e altre parti interessate. La conferenza di Sendai ha coinvolto rappresentanti di governi nazionali, organizzazioni internazionali, organizzazioni non governative e altri attori chiave nel campo della gestione dei rischi di disastri. Il suo obiettivo principale era quello di rivedere e aggiornare il precedente Quadro di Azione di Hyogo per la riduzione del rischio di disastri, che era stato adottato nel 2005. Il processo di negoziazione per il Sendai Framework ha coinvolto discussioni su una serie di tematiche chiave, tra cui l’importanza del coinvolgimento dei cittadini, la comprensione dei rischi, il rafforzamento della governance del rischio e l’investimento nella riduzione del rischio di disastri. Grazie alla collaborazione e all’impegno delle parti interessate, è stato possibile raggiungere un accordo globale che rifletteva le sfide attuali e future nel campo della gestione dei rischi di disastri. L’istituzione principale responsabile del coordinamento del Sendai Framework è l’Ufficio delle Nazioni Unite per la Riduzione del Rischio di Disastri (UNDRR), che lavora a stretto contatto con i governi nazionali, le agenzie delle Nazioni Unite, le organizzazioni regionali e altre parti interessate. L’UNDRR svolge un ruolo cruciale nel facilitare la condivisione delle conoscenze, il coordinamento delle attività e il monitoraggio dell’attuazione del Sendai Framework a livello globale. Il Sendai Framework rappresenta un impegno comune per affrontare la sfida della riduzione del rischio di disastri e promuovere la resilienza delle comunità. È un importante strumento di orientamento per i governi nazionali e altre parti interessate nel formulare politiche e programmi di azione che mirano a proteggere le vite e i mezzi di sussistenza delle persone di fronte alle minacce dei disastri.


I principi del Sendai Framework

Il Sendai Framework si basa su quattro principi chiave che guidano le politiche e le azioni per affrontare i rischi di disastri:

  1. Comprendere i rischi: il primo passo per affrontare i rischi di disastri è comprendere appieno la natura e l’entità delle minacce presenti in una determinata area. Ciò implica la raccolta e l’analisi di dati accurati sui rischi e la loro diffusione alla comunità.
  2. Rafforzare la governance del rischio: il Sendai Framework sottolinea l’importanza di un’efficace governance del rischio, coinvolgendo tutte le parti interessate, inclusi i cittadini, nella pianificazione, nella gestione e nella valutazione dei rischi di disastri. Una governance inclusiva favorisce la collaborazione, la trasparenza e la responsabilizzazione di tutte le parti coinvolte.
  3. Investire nella riduzione del rischio: il Framework sottolinea la necessità di investire nella riduzione del rischio di disastri come una priorità fondamentale. Questo comprende misure di prevenzione, di preparazione, di mitigazione e di adattamento, al fine di minimizzare le conseguenze negative degli eventi avversi.
  4. Migliorare la preparazione e la risposta: il Sendai Framework sottolinea l’importanza di un’efficace preparazione e risposta alle emergenze. Ciò include l’addestramento delle comunità, la creazione di piani di emergenza e l’implementazione di esercitazioni per testare la prontezza e la capacità di risposta.

La necessità di piani di formazione per i cittadini resilienti.

All’interno del contesto del Sendai Framework, emerge la necessità di sviluppare piani di formazione specifici per i cittadini resilienti. Questi programmi di formazione mirano a fornire ai cittadini le conoscenze e le competenze necessarie per affrontare situazioni di emergenza, ridurre i rischi e contribuire alla sicurezza della comunità.

I piani di formazione per i cittadini resilienti dovrebbero coprire una vasta gamma di argomenti, tra cui la consapevolezza del rischio, la preparazione personale e familiare, la comunicazione efficace durante le emergenze e il ruolo dei cittadini come volontari di protezione civile. Tali programmi di formazione possono essere implementati attraverso workshop, seminari, corsi online e altre modalità di apprendimento interattive.

Investire nella formazione dei cittadini resilienti non solo aumenta la capacità di risposta delle comunità, ma contribuisce anche a creare una cultura di prevenzione e resilienza. Quando ogni individuo è adeguatamente preparato e consapevole del proprio ruolo nella riduzione del rischio di disastri, la comunità nel suo insieme diventa più resiliente e in grado di affrontare le sfide in modo coordinato ed efficace.

Conclusioni

Il Sendai Framework ci fornisce una guida preziosa per affrontare i rischi di disastri e promuovere la resilienza delle comunità. La formazione dei cittadini resilienti rappresenta un pilastro fondamentale per tradurre i principi del Framework in azioni concrete. È imperativo che le autorità competenti, insieme alle organizzazioni della società civile, sviluppino e implementino piani di formazione efficaci che coinvolgano attivamente i cittadini nella riduzione del rischio di disastri. Solo attraverso un impegno collettivo e una preparazione adeguata possiamo costruire comunità forti, resilienti e sicure.

Nel 2022, la Giornata internazionale per la riduzione del rischio di catastrofi (IDDRR) si è concentrata sull’obiettivo G del quadro di Sendai: “Aumentare sostanzialmente la disponibilità e l’accesso ai sistemi di allerta precoce multi-rischio e alle informazioni e valutazioni sui rischi di catastrofi per le persone entro il 2030”.
L’urgenza di raggiungere questo obiettivo è stata rafforzata nel marzo 2022 dall’annuncio del Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres secondo cui “le Nazioni Unite guideranno una nuova azione per garantire che ogni persona sulla Terra sia protetta da sistemi di allerta precoce entro cinque anni”.
L’obiettivo principale del Sendai Framework è evitare di crearne di nuovi e ridurre i rischi esistenti.
Ma quando ciò non è possibile, i sistemi di allerta precoce e la preparazione incentrati sulle persone possono consentire un’azione tempestiva per ridurre al minimo i danni alle persone, ai beni e ai mezzi di sussistenza.

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