Ectogenesis. Una prospettiva sulla maternità surrogata

Ectogenesis un termine che indica la possibilità di sviluppare e sostenere la crescita di un embrione o di un feto al di fuori del corpo di una donna, in un ambiente artificiale

In altre parole, si tratta di una tecnologia che mira a consentire la gestazione extracorporea. Il termine deriva dal greco “ektos”, che significa “fuori”, e “genesis”, che significa “origine” o “creazione”. L’ectogenesis è ancora in fase di ricerca e sviluppo, ma rappresenta un ambito di studio in evoiluzione nel campo della medicina rigenerativa e della riproduzione assistita.

Il dibattito sulla maternità surrogata, comunemente definita “utero in affitto”, è tornato prepotentemente all’attenzione del pubblico. Mentre alcuni vedono nella maternità surrogata una soluzione per le coppie ( omo ed etero) che desiderano avere figli ma non possono concepirli naturalmente, altri sollevano preoccupazioni etiche riguardo all’uso del corpo delle donne come strumento riproduttivo. In questo contesto, l’ectogenesis, ovvero la possibilità di sviluppare un embrione al di fuori del corpo femminile, sembra emergere come una possibile alternativa, quasi da fantascienza. Ovviamente anche questa prospettiva solleva a sua volta interrogativi etici complessi.

Il dilemma etico della maternità surrogata

La maternità surrogata pone domande fondamentali sulla dignità e l’autonomia delle donne coinvolte nel processo. Alcuni critici sostengono che l’utero in affitto possa sfruttare le donne, trasformandole in “strumenti” per la riproduzione e mettendo a rischio la loro salute fisica e psicologica. Altri vedono la maternità surrogata come un atto di generosità e altruismo, fornendo alle coppie infertili la possibilità di realizzare il loro desiderio di genitorialità.

L’ectogenesis come possibile soluzione
L’ectogenesis, per alcuni potrebbe essere considerata come una possibile alternativa alla maternità surrogata tradizionale. Eliminando la necessità di un’incubatrice umana, l’ectogenesis potrebbe risolvere alcune delle preoccupazioni etiche legate alla maternità surrogata, evitando lo sfruttamento delle donne e garantendo una maggiore autonomia alle coppie coinvolte nel processo riproduttivo.

Questioni etiche dell’ectogenesis

Ovviamente, anche l’ectogenesis solleva a sua volta importanti questioni etiche. L’eliminazione del coinvolgimento del corpo femminile nell’atto di generazione potrebbe essere considerata come una riduzione del valore e del significato dell’esperienza della maternità. Inoltre, sorgono interrogativi sulla possibile separazione dell’embrione dalla madre durante lo sviluppo, che potrebbe influire sul legame genetico e sull’esperienza emotiva della genitorialità.


Qualche lettura scientifica di riferimento nel campo della ricerca sull’utero artificiale (artificial womb):

  • “An artificial womb: the story of an invention” di Alan Flake et al. (2017) – Questo articolo descrive il lavoro di ricerca condotto presso il Center for Fetal Research del Children’s Hospital of Philadelphia sulla creazione di un utero artificiale.
  • “Engineering an artificial womb: An overview of current technologies and future directions” di Giorgia Valente et al. (2020) – Questo articolo offre una panoramica sulle tecnologie attuali e future per gli uteri artificiali, inclusi i progressi, le sfide e le potenziali applicazioni cliniche.
  • “The artificial womb and the fetus as a patient” di S. Matthew Liao et al. (2017) – Questo articolo esplora le questioni etiche e filosofiche legate all’uso degli uteri artificiali e all’impatto sul concetto di feti come pazienti.
  • “Design and characterization of a bioartificial womb prototype for the support of prematurity” di Emily Partridge et al. (2017) – Questo studio presenta un prototipo di utero artificiale e ne descrive la progettazione e le caratteristiche tecniche.
  • “Towards an artificial womb: A physiological perspective” di Guid Oei et al. (2020) – Questo articolo discute dei principi fisiologici che devono essere presi in considerazione nella creazione di un utero artificiale e delle sfide tecniche correlate.

in italiano:

  • “Utero artificiale: prospettive ed etica” di Matteo Becchi e Renzo Pegoraro (2019). Questo articolo esamina le implicazioni etiche e le prospettive future degli uteri artificiali, concentrandosi sulla loro applicazione nella riproduzione umana assistita.
  • “L’utero artificiale: dalla fantascienza alla realtà?” di Patrizia d’Ettorre e Carlo Flamigni (2016). Questo articolo offre una panoramica sulla ricerca sugli uteri artificiali, analizzando le implicazioni scientifiche, etiche e sociali legate alla loro creazione e utilizzo.
  • “Utero artificiale: l’inizio di una nuova era?” di Alessia Di Prima et al. (2018). Questo studio esplora le prospettive e le sfide nella creazione di uteri artificiali, offrendo una revisione delle ricerche più recenti e delle possibili applicazioni future.
  • “Gestazione extracorporea: l’utero artificiale e le sue implicazioni” di Rachele Fornasier e Domenico De Angelis (2020). Questo articolo analizza le implicazioni etiche e giuridiche dell’utero artificiale, discutendo delle questioni di genitorialità, di diritti del nascituro e di modifiche nella concezione tradizionale di gravidanza

Attualmente, la ricerca in questo campo biomedico sembra sia ancora in uno stadio molto preliminare. In alcuni centri di ricerca ci viene raccontato che sono stati compiuti progressi significativi solo negli esperimenti condotti su animali, come topi e pecore. Gli scienziati in questi centri di ricerca stanno lavorando da alcuni anni per superare le sfide tecniche e bioetiche coinvolte in questo ambito.

Ma ecco che all’improvviso lo scorso dicembre appare un video, con immagini come fossero tratte da una scena di Matrix. Con il filmato si annuncia il progetto Ectolife. In queste immagini ci vengono mostrati filari di feti che si potrebbero sviluppare nella “prima struttura al mondo per l’utero artificiale”. Una struttura che presumibilmente potrebbe incubare fino a 30.000 bambini all’anno cresciuti in laboratorio.

Il concetto EctoLife viene proposto da Hashem Al Ghaili (produttore, regista, divulgatore scientifico e biologo molecolare di professione) che da Berlino ci dichiara che il suo progetto si basa su oltre cinquant’anni di ricerca scientifica all’avanguardia svolta da ricercatori di tutto il mondo. Secondo Al Ghaili, la sua struttura, a regime, funzionerebbe con energia rinnovabile, prevedendo di ospitare 75 laboratori, ciascuno dotato di un massimo di 400 baccelli di crescita o uteri artificiali. Questi baccelli sarebbero progettati per fornire lo stesso ambiente presente all’interno del grembo materno.

Il filmato è chiaramente una ricostruzione in CGI, tuttavia, qui di seguito, riporto alcuni di dei centri impegnati nello sviluppo e la ricerca sugli uteri artificiali:

  • Womb Transplant UK (Regno Unito) – Un centro di ricerca presso l’Università di Birmingham che si concentra sulla ricerca e lo sviluppo di uteri artificiali e sul trapianto di uteri.
  • Center for Fetal Research, Children’s Hospital of Philadelphia (Stati Uniti) – Questo centro di ricerca ha condotto esperimenti pionieristici sugli uteri artificiali su animali e sta lavorando per sviluppare tecnologie avanzate nel campo.
  • Wyss Institute for Biologically Inspired Engineering, Harvard University (Stati Uniti) – Il Wyss Institute si dedica alla ricerca e allo sviluppo di tecnologie innovative nel campo della medicina rigenerativa, incluso il lavoro sugli uteri artificiali.
  • Ectogenesis Research Group, Tokyo Women’s Medical University (Giappone) – Un gruppo di ricerca che si concentra sulla creazione di un ambiente artificiale per il sostegno della crescita fetale e sviluppo degli embrioni.
  • Fetal Medicine Institute, King’s College London (Regno Unito) – Questo istituto si occupa di ricerca in diversi ambiti della medicina fetale, compresa la ricerca sugli uteri artificiali.
  • Ectogenesis Research and Innovation Network (ERIN) – Una rete di ricerca internazionale che collega vari centri di ricerca impegnati nello sviluppo degli uteri artificiali e nella medicina fetale.

Il video diffuso da Al-Ghaili sarà ricordato in un futuro vicino come una programmazione predittiva?


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