Fisica Sincronica: esplorando la connessione tra Fisica Quantistica e Coscienza

Un viaggio nel mistero di questo Universo pieno di meraviglie:
Posso conoscere le leggi universali che ne determinano la dinamica?
Cos’è questa consapevolezza attraverso cui riconosco che “Io Esisto”?
Cos’è il tempo?… e chi sono “io” realmente?
Una via moderna alla conoscenza.

La Fisica Sincronica è una teoria speculativa che cerca di esplorare la possibile connessione tra la Fisica Quantistica e la coscienza umana. La teoria si basa sulla suggestione che la sincronicità, concetto introdotto dallo psicoanalista Carl Gustav Jung, possa essere collegata alla non località dell’universo descritta dalla Fisica Quantistica.

La Fisica Quantistica ha sfidato alcune delle nostre intuizioni sulla realtà, dimostrando l’esistenza di fenomeni come l’entanglement quantistico, dove particelle lontane possono essere istantaneamente collegate. La Fisica Sincronica propone un “principio di sincronicità” nei fenomeni non locali e nei sistemi complessi, suggerendo una possibile connessione tra la coscienza umana e questa sincronicità quantistica.

La connessione tra coscienza e Fisica Quantistica è un tema dibattuto nel campo della filosofia della mente e della scienza. La teoria propone l’idea di una coscienza presente a tutti i livelli dell’universo, dalla scala delle particelle elementari ai sistemi complessi.

La Fisica Sincronica suggerisce anche una possibile “consapevolezza del pianeta Terra” e una “consapevolezza dell’universo nel suo complesso“, sottolineando che la nostra comprensione di questo tipo di coscienza è limitata dalle nostre percezioni umane e dalla scala di tempo a cui siamo abituati.

Inoltre, la teoria propone un’esplorazione più ampia della coscienza umana e delle sue connessioni con la Fisica Quantistica, suggerendo che l’evoluzione della coscienza potrebbe essere necessaria per comprendere adeguatamente la non località dell’universo.

Silvestrini nella elaborazione della sua teoria sta esplorando l’idea che la Meccanica Quantistica possa essere la base formale della Fisica Sincronica, una teoria che mira a comprendere come la nostra visione locale del mondo sia solo un’approssimazione della realtà più ampia, inclusiva di aspetti non locali.

Lo scienziato fa riferimento alla Meccanica Quantistica Relazionale, una riformulazione della Meccanica Quantistica proposta da Carlo Rovelli, che dimostra come diversi osservatori possono fornire descrizioni diverse degli stessi eventi. Questo suggerisce che la realtà, così come la percepiamo, sia una rappresentazione di informazioni elaborate a livello soggettivo, simile a come funzionano televisori o computer.

L’Autore sostiene che la meccanica quantistica, con il suo apparato matematico, potrebbe essere la teoria più rigorosa per esprimere la dinamica locale della realtà. Tuttavia, invece di considerare informazioni classiche (sequenze di bit classici), l’Autore propone l’utilizzo di informazione quantistica (array di qu-bits entangled) per descrivere la realtà.

Secondo Silvestrini, l’informazione quantistica descrive la vera essenza della realtà universale, ma a causa della limitatezza della nostra percezione, tendiamo a collassare l’informazione quantistica in informazione classica durante la misura locale. Questo collasso ci permette di osservare la realtà in modo sequenziale e causale, basandoci sul principio di realismo locale. Tuttavia, l’Autore suggerisce che la realtà più profonda sia non locale, e l’osservare dinamico, un processo dinamico di auto-riconoscimento e auto-organizzazione, sia la vera essenza primaria dell’universo sincronico.


Paolo Silvestrini lavora dal 2001 come professore ordinario di Fisica Generale presso l’Università degli Studi della Campania L. Vanvitelli. Fin dall’inizio della sua carriera di ricercatore scientifico si è occupato dei fondamenti della Meccanica Quantistica.
Autore di oltre 100 pubblicazioni scientifiche su riviste scientifiche internazionali e diversi volumi specialistici, nel dicembre 2003 Paolo Silvestrini pubblicava un libro monografico sugli sviluppi dell’informazione quantistica assieme a Dino Ruggiero e Tony Leggett (premio Nobel per la Fisica in quello stesso anno). Contemporaneamente, la sua ricerca esistenziale si rivolgeva all’interno, attraverso l’integrazione di tecniche di meditazione e pratiche shamaniche appartenenti a diverse antiche tradizioni di sapere. In questo ambito è un maestro praticante di medicina energetica.


Inoltre, l’Autore introduce il concetto di sovrapposizione di stati quantistici, che consentirebbe all’Universo di esistere in più stati simultaneamente. Questa sovrapposizione, tuttavia, si ridurrebbe al collasso della funzione d’onda nel paradigma locale, dove la realtà appare come un’evoluzione causale nel tempo.

Silvestrini suggerisce che la suddivisione arbitraria dell’universo in parti (osservatori e sistemi osservati) è responsabile della percezione di località, ma la realtà ultima dell’universo è unica e non locale. L’osservazione locale è solo un’approssimazione e osservatori più complessi rappresentano la realtà in modo individuale.

In sintesi, l’Autore sta cercando di esplorare una visione unificata dell’universo in cui l’osservatore e l’osservato sono complementari e legati in modo sincronico. Questa teoria si basa sulla Meccanica Quantistica, ma va oltre i confini della percezione locale e propone una realtà più ampia e non locale.

In conclusione, la Fisica Sincronica rappresenta una riflessione speculativa sulla possibile connessione tra Fisica Quantistica e Coscienza Umana e può essere considerata una innovativa prospettiva di studio ed analisi.


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