Generatività e Innovazione Sociale. Dalla crescita individuale al Bene collettivo

Erik Erikson ha lasciato un’impronta profonda nella comprensione dello sviluppo umano con la sua teoria delle otto fasi della vita, un modello che si estende dall’infanzia alla vecchiaia, esplorando le sfide e le opportunità che ogni individuo affronta nel corso della sua esistenza.
Tra queste fasi, quella della generatività contro la stagnazione rappresenta il cuore dell’età adulta, un momento in cui le persone si confrontano con il desiderio di lasciare un segno nel mondo e contribuire alla società, oppure rischiano di scivolare in un senso di vuoto e inattività.


Charles L. Slater ha approfondito questa dinamica ampliando il quadro di Erikson, suggerendo che il concetto di generatività possa essere meglio compreso attraverso una serie di conflitti psicologici che accompagnano la maturità.
L’idea di fondo è che il processo di crescita non si limiti alla dicotomia tra generatività e stagnazione, ma si sviluppi attraverso una serie di sfide interconnesse che definiscono il modo in cui un individuo affronta il proprio ruolo nella comunità e nella vita personale.

Uno degli aspetti chiave che emergono in questa fase è il confronto tra inclusività ed esclusività.
La capacità di aprirsi agli altri, di accogliere e di trasmettere valori, si contrappone al rischio di chiudersi in una visione ristretta e limitante.

Questo atteggiamento può riflettersi non solo nei rapporti familiari e lavorativi, ma anche nella visione del mondo e nella partecipazione alla vita sociale

Accanto a questa sfida si colloca il rapporto tra orgoglio e imbarazzo.
Gli adulti si trovano spesso a misurarsi con il successo o il fallimento nel loro percorso di vita, e la percezione del proprio valore può essere messa alla prova dalle scelte fatte e dagli esiti raggiunti. Riconoscere e accettare le proprie realizzazioni senza cadere nella trappola dell’autocommiserazione o dell’eccessivo compiacimento è un passo fondamentale per sviluppare un senso di identità solido e soddisfacente.

Un altro conflitto significativo riguarda il senso di responsabilità rispetto all’ambivalenza. L’età adulta porta con sé la necessità di prendere decisioni importanti, sia in ambito professionale che personale.
Affrontare con determinazione e chiarezza gli impegni assunti permette di costruire una vita significativa, mentre l’incertezza e l’indecisione possono portare a una sensazione di insoddisfazione e di mancanza di scopo.

Nel contesto lavorativo, il confronto tra produttività e inadeguatezza si fa particolarmente pressante.
L’adulto si misura con la propria capacità di contribuire alla società attraverso il lavoro e la creatività. Sentirsi utili e competenti rafforza l’autostima, mentre il senso di inutilità può generare frustrazione e insicurezza. In un mondo in cui il valore di una persona è spesso associato al successo professionale, questa dinamica assume un peso ancora maggiore.

All’interno della sfera familiare, il conflitto tra genitorialità e autoassorbimento rappresenta un aspetto cruciale della generatività.
Diventare genitori significa accettare un ruolo di responsabilità che va oltre il proprio interesse individuale, investendo tempo ed energie nella crescita di un’altra persona.
Tuttavia, la generatività può esprimersi in molte altre forme, come il lavoro educativo, il volontariato o la trasmissione della conoscenza alle generazioni future, come evidenzio nel mio articolo Il generativo pensa sociale

L’essere generativi, infatti, non riguarda solo la realizzazione personale, ma anche la capacità di creare innovazione sociale e di dare vita a strutture che facilitano la crescita collettiva. La generatività sociale si manifesta nel volontariato, nell’attivismo e nella creazione di nuove forme di cooperazione, rendendo la dimensione collettiva un aspetto imprescindibile. In questo senso, la leadership generativa non si limita a gestire persone o risorse, ma ispira il cambiamento in modo etico e sostenibile, promuovendo un impatto positivo che perdura nel tempo.

L’analisi di Slater può dunque essere arricchita considerando l’approccio sociologico alla generatività.
Come si sottolinea in numerosi studi, le organizzazioni generative sono esempi concreti di come l’impegno individuale possa trasformarsi in un motore per il miglioramento della società.
Affrontare le sfide della maturità con uno sguardo rivolto al benessere degli altri permette di costruire un futuro più equo e sostenibile.

La generatività, in questa prospettiva, diventa un principio guida non solo per il singolo, ma per l’intera comunità, in un circolo virtuoso
di crescita, cura e innovazione.

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