Eudora per divulgare il Futuro della Fisica Quantistica e le tecnologie emergenti
Questa mattina, presso il Centro di Computazione Quantistica Superconduttiva del Dipartimento di Fisica “E. Pancini” dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, abbiamo avuto l’opportunità di filmare e documentare un traguardo storico per la ricerca italiana: il primo computer quantistico superconduttivo del Paese.
Questa iniziativa segna anche il primo passo operativo della APS/ETS Eudora di cui mi onoro di esserne co-fondatore. La nostra Associazione di Promozione Sociale è stata recentemente fondata da scienziati e ricercatori del CNR, fisici sperimentali e docenti di discipline STEM ed umanistiche, la sua missione è chiara: diffondere la conoscenza della fisica quantistica e delle tecnologie emergenti, mettendo insieme Scienza ed Umanesimo rendendo accessibili concetti complessi attraverso progetti divulgativi ed interattivi per il grande pubblico.
La sede di Eudora si trova presso la Città della Scienza di Napoli, e a marzo si terrà una mostra inaugurale che inizierà ad introdurre il pubblico ai primi argomenti della fisica quantistica. Tra le iniziative in cantiere ci sono anche la realizzazione di docufilm e progetti multimediali che vedranno la partecipazione di esponenti di spicco della fisica quantistica, tra cui Premi Nobel che già supportano la missione di Eudora
Cos’è un computer quantistico?
Per chi non ha familiarità con il tema, un computer quantistico è un dispositivo che sfrutta i principi della meccanica quantistica per eseguire calcoli in modo radicalmente diverso dai computer tradizionali. Se i normali computer utilizzano bit (che possono essere 0 o 1), i computer quantistici utilizzano qubit, che possono esistere in una sovrapposizione di stati, ossia essere contemporaneamente 0 e 1.
Questa proprietà consente ai computer quantistici di elaborare enormi quantità di informazioni in parallelo, rendendoli strumenti potenti per risolvere problemi che sarebbero impraticabili per i computer convenzionali.

Il computer quantistico che abbiamo filmato questa mattina utilizza una tecnologia basata sull’alluminio e opera a temperature prossime allo zero assoluto. Questa condizione è necessaria per preservare le delicate proprietà quantistiche dei qubit, che altrimenti verrebbero distrutte dal calore e dalle interferenze esterne.
All’interno del laboratorio napoletano, il dispositivo è ospitato in un criostato, una sorta di frigorifero ultra-avanzato capace di raffreddare il sistema a temperature di pochi millesimi di grado sopra lo zero assoluto.
L’importanza del progetto
La progettazione di questo dispositivo rappresenta un passo significativo per l’Italia nell’ambito della ricerca quantistica. Questo computer quantistico è il risultato delle attività di ricerca e sviluppo promosse dall’ICSC – Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data and Quantum Computing, attraverso lo Spoke 10 Quantum Computing, finanziato dal PNNR.
L’attuale strategia italiana sta investendo su quattro differenti progetti: a Napoli sui superconduttori, mentre le università di Roma, Firenze e Padova si stanno dedicando rispettivamente ai fotoni, atomi freddi e ioni intrappolati. Questa rete di ricerca integrata pone l’Italia in una posizione di avanguardia nel campo della computazione quantistica.

Il dispositivo non è solo una meraviglia tecnologica, ma anche un segnale chiaro della volontà dell’Università di Napoli di contribuire alla creazione di una filiera italiana per il calcolo quantistico. Questo progetto punta a soddisfare la crescente domanda di hardware e software dedicati, e a formare competenze specializzate in Italia.
Collaborazione tra pubblico e privato
Il calcolatore quantistico dell’Università federiciana si avvale di sistemi di supporto sviluppati in collaborazione con aziende private. Questo approccio riflette l’importanza della sinergia tra settore pubblico e privato per il progresso tecnologico.
Secondo il Prof. Francesco Tafuri, responsabile del laboratorio di Computazione Quantistica Superconduttiva, l’obiettivo è favorire la creazione di una vera e propria industria del calcolo quantistico in Italia. La piattaforma che abbiamo filmato oggi rappresenta solo l’inizio di un percorso che mira a rendere l’Italia un attore competitivo in questo settore emergente.

Eudora e la Fisica Quantistica
Il 2025 sarà un anno cruciale per la fisica quantistica, poiché l’UNESCO e la comunità scientifica internazionale lo hanno proclamato Anno Globale della Fisica Quantistica, in occasione del centenario della fondazione di questa disciplina. Eudora sarà protagonista di diverse iniziative per celebrare questo traguardo, contribuendo a sensibilizzare il grande pubblico sull’importanza della fisica quantistica e delle sue applicazioni future.
A guidare Eudora come Presidente è Paolo Silvestrini, docente di Fisica Sperimentale presso l’Università Vanvitelli della Campania. Berardo Ruggiero, dirigente di ricerca CNR-ISASI Istituto Scienze Applicate a Sistemi Intelligenti “E. Caianello”, ricopre il ruolo di Presidente del Comitato Scientifico, che conta già sul sostegno, non solo morale, di diversi scienziati Premi Nobel interessati alla nostra missione prosociale.

Da sinistra: Berardo Ruggiero, Paolo Silvestrini, Francesco Tafuri, con alle spalle uno dei primi prototipi di dispositivi quantistici elaborati a Napoli

Il team dei giovani fisici allievi del Prof. Tafuri
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