Pompei, città sospesa nel tempo, accoglie uno degli eventi più simbolici dell’anno: Timeless Entanglement – Time, Memory and Quantum Reality, promosso da Associazione Eudora con il CNR, le Università italiane e la partecipazione di tre Premi Nobel per la Fisica. Nel cuore del Parco Archeologico, il 14 novembre 2025, scienziati provenienti da istituti di eccellenza si confronteranno su come le tecnologie quantistiche di seconda generazione non solo stiano rivoluzionando la fisica, ma anche la nostra percezione di tempo, realtà e conoscenza.
Pompei diventa così il ponte simbolico tra due rivoluzioni: quella classica, che diede forma al pensiero, e quella quantistica, che oggi ne riscrive i confini.
L’evento, parte conclusiva dell’Anno Internazionale delle Tecnologie Quantistiche, propone una riflessione che unisce scienza e filosofia. Se il tempo di Pompei è immobile, quello quantistico è invece fluttuante, probabilistico, intrecciato. Organizzato da Eudora APS, già Macroscopic Quantum Coherence and Computing Association, l’incontro rappresenta un raro momento di dialogo interdisciplinare tra la fisica teorica, la ricerca sperimentale e il pensiero umanistico.
I lavori saranno aperti da Berardo Ruggiero, ricercatore del CNR ISASI e presidente di Eudora APS, e da Tommaso Calarco, dell’Università di Bologna, che introdurranno la prospettiva storica e teorica delle tecnologie quantistiche, sottolineando come la fisica moderna non nasca nel vuoto ma da un lungo percorso di intuizioni e esperimenti che continuano a generare nuove possibilità.
Il fisico teorico Paolo Silvestrini, dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, guiderà la prima sessione dedicata al confronto tra tempo classico e tempo quantistico. Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco Archeologico di Pompei, parlerà della relatività di Pompei, un luogo in cui la storia si è fermata ma continua a risuonare nel presente, mentre Giuseppe Sansone, dell’Università di Friburgo, esplorerà l’entanglement alla scala degli attosecondi, il tempo più breve mai misurato dall’uomo, dove le particelle smettono di essere singole e diventano relazione pura.
Nella seconda sessione, presieduta da Stefano Fabris del CNR, la ricerca applicata prenderà il posto della teoria. Francesco Cataliotti, dell’Università di Firenze e dell’INO-CNR, presenterà gli avanzamenti nell’interfacciamento con i quanta atomici. Francesco Tafuri, dell’Università di Napoli Federico II, illustrerà lo sviluppo del computer quantistico a Napoli, una delle esperienze più promettenti in Europa. Stefano Branca, dell’INGV, mostrerà come la fisica quantistica possa contribuire al monitoraggio vulcanologico, legando le profondità della materia a quelle della Terra, in un dialogo tra scienza e tutela del territorio flegreo.
Sotto la guida di Tommaso Calarco, la terza parte dell’incontro sarà dedicata alle strategie e alle prospettive internazionali per lo sviluppo delle tecnologie quantistiche. Elisabetta Paladino, dell’Università di Catania e membro di Women4Quantum, porterà una riflessione sulla presenza femminile nella ricerca avanzata; Ludovica Ciarravano, di Quantum Telecommunications Italy, illustrerà le prospettive della comunicazione quantistica e della distribuzione di chiavi crittografiche; Davide Corbelletto, di Intesa Sanpaolo, spiegherà perché il quantum computing sarà decisivo per il futuro della finanza; Alessandro Bruno, di QuantWare, parlerà del rapporto tra imprese, innovazione e territorio, delineando il passaggio della fisica quantistica dal laboratorio all’economia reale.
Un intermezzo musicale, Quantum Music Suggestions, a cura di Julie Pelletier, accompagnerà il pubblico verso la parte conclusiva, in cui interverranno tre Premi Nobel per la Fisica. Giorgio Parisi, dell’Università La Sapienza di Roma e Nobel nel 2022, illustrerà il tema dei simulatori quantistici. Anthony J. Leggett, dell’Università dell’Illinois e Nobel nel 2003, parlerà di Echi dell’Antichità Classica e Paradossi Quantistici, mettendo in luce la sfida al realismo posta dagli esperimenti EPR-Bell. Infine, John M. Kosterlitz, della Brown University e Nobel nel 2016, saluterà il pubblico con un messaggio dedicato alle transizioni topologiche della fisica quantistica.
Pompei, città della memoria, diventa così il luogo ideale per riconnettere la scienza alle sue origini simboliche e filosofiche. In questo spazio in cui il tempo si è fermato, la fisica quantistica ne riattiva il battito, ricordandoci che ogni osservatore è parte del fenomeno che osserva e che il sapere umano è un continuum di risonanze, dal mondo classico alle dimensioni invisibili del reale.
Timeless Entanglement – Time, Memory and Quantum Reality si terrà il 14 novembre 2025 presso il Parco Archeologico di Pompei, organizzato da Associazione Eudora con CNR ISASI, Università di Bologna, Università di Napoli Federico II, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, Università di Catania, Università di Bari, INGV e con il sostegno del Parco Archeologico di Pompei.
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