Starshield

Le cronache stanno riportando notizie che riguardano il sistema SpaceLink messo in orbita dalla società di Elon Musk. Ma che cosa è Starlink?

Il sistema Starlink di SpaceX

Starlink, sviluppato da SpaceX e guidato da Elon Musk, è un sistema di satelliti in Bassa Orbita Terrestre (LEO - Low Earth Orbit) progettato per fornire connessioni Internet ad alta velocità in tutto il mondo, incluse le aree più remote. Lanciato nel 2019, il sistema Starlink si compone attualmente di una vasta costellazione ( attualmente oltre 6.000) di micro-satelliti che orbitano a circa 550 km dalla Terra.

L’obiettivo principale di Starlink è creare una copertura globale che renda la connettività Internet accessibile anche in aree difficilmente raggiungibili dalle infrastrutture terrestri tradizionali. Questa esigenza è particolarmente sentita in regioni isolate o scarsamente servite, dove l’accesso a Internet rappresenta una necessità strategica per lo sviluppo economico, sociale e militare.

Già anni fa, durante una mia missione negli Emirati Arabi Uniti, ho avuto modo di capire da vicino quale fosse l’importanza di queste soluzioni. In quell’occasione, un importante investitore locale, interessato allo sviluppo di connettività satellitare, discusse con un dirigente di una rinomata azienda spaziale dello stato di avanzamento di sistemi geostazionari capaci di coprire porzioni remote di territorio. Soluzioni come queste sono fondamentali per regioni desertiche o scarsamente abitate e, in prospettiva, per rispondere a esigenze militari sempre più avanzate.

Starlink si distingue proprio perché ha già reso operativa una soluzione concreta. In pochi anni ha rivoluzionato il settore delle comunicazioni satellitari, dimostrando la sua efficacia in contesti estremi. Nato per scopi commerciali, il sistema è stato rapidamente adottato anche in ambito militare. Durante il conflitto in Ucraina, ad esempio, Starlink ha garantito la continuità delle comunicazioni nonostante tentativi intensi di jamming elettronico.

La versione militare di Starlink: Starshield

Con l’introduzione di Starshield, SpaceX ha ampliato le potenzialità della sua rete, progettando una piattaforma dedicata esclusivamente all’uso militare. Questo sistema rappresenta un’evoluzione tecnologica e concettuale che trasforma il ruolo delle infrastrutture satellitari nel contesto della difesa e della sicurezza.

Starshield si basa sulla architettura distribuita di Starlink, composta da migliaia di satelliti che garantiscono resilienza e continuità operativa anche in caso di attacchi o malfunzionamenti. La natura distribuita di questa rete, caratterizzata da satelliti più piccoli e meno individuabili rispetto ai tradizionali geostazionari, rende il sistema estremamente resistente e flessibile in ambito militare.

Questa capacità è stata dimostrata in Ucraina, dove Starlink ha garantito operatività nonostante i tentativi di interferenze elettroniche (sebbene alcune fonti riportino che sia invece talvolta “crollato” in seguito agli attacchi dei russi) . Starshield eredita queste caratteristiche, ma le rafforza con misure avanzate di crittografia e sicurezza specifiche per operazioni militari sensibili. Inoltre, è gestito direttamente dal governo degli Stati Uniti, garantendo un controllo totale su operazioni strategiche e una protezione elevata da potenziali minacce cibernetiche. Questo aspetto la rende una piattaforma significativa anche per l’NRO (National Reconnaissance Office)si dice che SpaceX abbia ottenuto un suo contratto NRO – e altre agenzie di intelligence che richiedono comunicazioni sicure e non-quasi intercettabili​

Il conflitto in Ucraina è un banco di prova per nuovi paradigmi operativi

Il conflitto in Ucraina non ha rappresentato soltanto una tragedia umanitaria, ma anche un banco di prova per nuovi paradigmi militari e tecnologie emergenti. L’Ucraina è stata descritta come un “laboratorio per armi” dove produttori e governi stanno testando sistemi d’arma avanzati in condizioni operative reali. Il ministro della Difesa ucraino, Alexey Reznikov, ha dichiarato esplicitamente che il paese ha invitato produttori stranieri a sperimentare nuove tecnologie sul campo.

In questo contesto, Starlink si è dimostrato una risorsa cruciale. Le forze ucraine hanno sfruttato la resilienza della rete per mantenere le comunicazioni operative in situazioni di forte interferenza elettronica, offrendo un esempio tangibile di come le costellazioni satellitari LEO possano rivoluzionare le comunicazioni in guerra. L’efficacia di Starlink ha fornito alle forze armate occidentali dati preziosi sull’uso di infrastrutture distribuite in scenari bellici complessi, influenzando profondamente le future dottrine strategiche.

Si potenzia il concetto di Network Enabled Capability (NEC)

Starshield non rappresenta solo una soluzione tecnologica avanzata, ma incarna anche i principi del Network Enabled Capability (NEC), un paradigma operativo che enfatizza l’importanza dell’interconnessione digitale per migliorare efficienza, precisione e velocità decisionale.

Starshield si inserisce in questo contesto, il NEC si concretizza attraverso l’integrazione di satelliti, terminali terrestri e utenti finali in una rete dinamica e globale. Questo ecosistema consente una condivisione in tempo reale di informazioni critiche, dalla raccolta di dati di intelligence alle immagini satellitari ad alta risoluzione, rendendo possibile un processo decisionale tempestivo e informato.

Grazie a questa infrastruttura, le forze armate possono ottenere una superiorità informativa senza precedenti. Ad esempio, un comandante sul campo può ricevere aggiornamenti in tempo reale, analisi predittive e dati geospaziali critici tramite una rete sicura e resiliente. Questa capacità trasforma le comunicazioni stesse in uno strumento strategico, cruciale non solo per il coordinamento operativo ma anche per il successo delle missioni in scenari complessi.

Concorrenza e alternative

Sebbene aziende come Amazon (con Project Kuiper che ha messo in orbita poche centinia di satelliti LEO) e Eutelsat OneWeb (che sembra non abbia lanciato ancora nessun satellite in orbita) stiano iniziando a sviluppare costellazioni satellitari simili, queste reti non hanno ancora raggiunto il livello operativo e la scala di SpaceX-Starshield. Nonostante i progressi tecnologici, le forze armate statunitensi e altre nazioni continuano a fare affidamento su Starshield per garantire una copertura sicura e immediata.

Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti sta comunque esplorando la creazione di un’architettura ibrida, in grado di integrare diverse reti satellitari attraverso progetti come il Next-Generation Tactical Terminal. Questi terminali, progettati per essere multi-banda e agnostici rispetto al tipo di satellite, rappresentano il futuro delle comunicazioni militari.

Un’infrastruttura insostituibile?

Dunque, l’importanza di Starshield nel contesto militare globale sembra non possa essere sottovalutata.
L’esercito USA ha recentemente completato un programma pilota con Intelsat e SES chiamato Satellite Communication as a Managed Service (SaaMS) per informare sull’approccio di servizi per l’acquisizione e la fornitura di capacità commerciali scalabili nel militare di comunicazioni satellitari.
Intelsat ha stipulato un accordo per l’operatività di questo programma con SpaceX-Starlink.  

Nel complesso, Starshield rappresenta attualmente una risorsa insostituibile per le comunicazioni satellitari militari. La sua resilienza, la sicurezza avanzata e il controllo diretto da parte del governo degli Stati Uniti lo rendono una scelta imprescindibile per le operazioni militari su scala globale. Sebbene nuove reti siano in fase di sviluppo, la robustezza e l’efficacia di Starshield, già ampiamente dimostrate nei recenti conflitti, continueranno a svolgere un ruolo chiave. Inoltre, i probabili aggiornamenti del sistema, basati sui test in corso in scenari reali, promettono di offrire una copertura ancora più sicura e affidabile, adattandosi anche alle situazioni più critiche del futuro.

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