Finalmente ho trovato l’amore: sei tu!
Cronaca di cuori solitari e truffe intelligenti (per disperati digitali).
C’è chi cerca l’amore su Tinder, chi su un’isola deserta e chi… nella chat di WhatsApp, un profilo di Facebook o nella casella di posta elettronica, tra una bolletta e una newsletter sul risparmio energetico. È successo in Spagna, e poi anche in Italia, dove alcune donne sole e fragili hanno creduto di aver trovato l’anima gemella: niente meno che Brad Pitt.
O meglio, un Brad Pitt 2.0, generato dall’intelligenza artificiale per conquistare il cuore (e svuotare il conto) delle vittime.
Quando Hollywood incontra la disperazione
Immagina la scena. Sei sola, magari la vita non ti ha regalato grandi gioie, e un giorno ti arriva un messaggio che dice:
“Hey, sono Brad Pitt. Ho visto il tuo profilo. Non credevo di poter trovare qualcuno come te.”
E tu, tra lo scettico e il sognatore, pensi: “Perché no? Magari è destino. O magari l’universo funziona davvero in modi misteriosi. E poi mi ha inviato il suo video-vocale…”
E invece no, non era destino, ma una truffa costruita ad arte. O meglio, costruita con l’arte dell’intelligenza artificiale: foto, messaggi, persino video e voce come (falsa) testimonianza di chi fosse davvero. Tutto così realistico da far cadere nella trappola chiunque avesse più fragilità che sospetti.
Un’illusione che costa cara
Due donne, una a Granada e una nei Paesi Baschi, sono state le prime vittime rese pubbliche. Poi, è toccato all’Italia. E chissà quante altre in giro per il mondo, visto quanto è facile orchestrare un raggiro del genere. Per loro, “Brad” non era solo un sogno: era una possibilità concreta di cambiare la vita.
E così hanno creduto alle sue parole, ai suoi complimenti, alle sue promesse.
Finché, con una naturalezza glaciale, lui ha iniziato a chiedere soldi:
“Tesoro, ho bisogno del tuo aiuto per un piccolo investimento. Solo tu puoi aiutarmi. È un segno del nostro amore.”
Oppure, nel caso della donna italiana, un approccio ancora più sfacciato:
“Cara, ti voglio raggiungere subito in Italia, ma c’è un problema urgente. Devo rompere un contratto che ho in corso, e per farlo mi serve liquidità immediata. Posso contare su di te? Appena ti raggiungo, ti restituisco tutto con gli interessi, promesso…”
Questo è il messaggio che la povera pensionata italiana ha ricevuto dal suo “Brad Pitt” fasullo. Un messaggio pieno di promesse, di quel linguaggio affettuoso e convincente che suona perfetto per chi cerca un sogno d’amore. Convinta di aiutare l’uomo della sua vita, la donna – povera pensionata, che, fortuna nella disgrazia, non aveva le stesse possibilità economiche delle vittime spagnole – ha perfino acceso prontamente un mutuo da 15.000 euro, inviandoli all’attore farlocco senza esitazioni.
Il risultato? Ovviamente “Brad” non è mai arrivato, né in Italia né altrove. Dietro quel messaggio c’era solo una rete criminale che ha sfruttato la sua fragilità emotiva, trasformando la speranza in un debito pesante e un dolore che non si cancellerà facilmente.
Il Brad Pitt perfetto per chi ha bisogno di credere
Questo falso Brad non era un semplice furbo con un account social improvvisato, ma il prodotto di un progetto criminale meticolosamente studiato. Le parole della sua voce, le sue foto e i video, creati dall’intelligenza artificiale, replicavano il fascino inconfondibile della star di Hollywood proiettato direttamente nell’immaginario delle sventurate, con dettagli così realistici da sembrare autentiche. I messaggi, calibrati al millimetro, erano emozionanti e apparentemente sinceri, un miscuglio di complimenti e promesse irresistibili, capaci di far breccia nel cuore di chi cercava amore e conforto.
Le vittime non erano scelte a caso
La rete criminale le selezionava con attenzione, analizzando i loro profili social per individuare quelle più vulnerabili: donne sole, spesso in cerca di un po’ di luce in una vita buia. Una volta scelta la preda, il falso Brad costruiva un legame emotivo, tessendo una tela fatta di illusioni e di speranze.
E così, mentre le vittime si innamoravano di questo miraggio digitale, i truffatori ridevano nell’ombra, pronti a colpire.
Ogni parola, ogni immagine, ogni finta promessa non era altro che un ingranaggio in una macchina perfettamente oliata, costruita per svuotare i conti bancari delle loro ignare vittime. E alla fine, quando la verità è emersa, non c’era più spazio per l’amore.
La vergogna, i rimpianti e le rate mensili ancora da pagare raccontano meglio di ogni parola quanto fosse stato caro quell’inganno.
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