Il Soffio della Creazione

All’inizio dei tempi, l’universo era un infinito oceano paludoso, illuminato solo dal tenue bagliore celeste di Olorun Olodumare, il dio supremo. Nel cielo danzavano gli Orisha, spiriti divini e custodi della natura, che talvolta si calavano su fili di ragnatela per esplorare l’abisso acquoso sottostante.

Tra questi esseri divini vi era Eshu, il trickster e messaggero, colui che possedeva le chiavi di ogni regno. Come un camaleonte, mutava colore e forma, adattandosi a ogni nuova sfida e portando con sé i segreti dei sentieri che univano i mondi. Guardando il mare di acque torbide, Eshu intuiva che presto qualcosa di grandioso sarebbe accaduto.

Infatti, Olorun chiamò Obatala, l’orisha-nla, e gli consegnò un guscio di lumaca pieno di terra. Con l’aiuto di un piccione e di una gallina, Obatala sparse quel fango sulle acque, creando un suolo solido: fu così che nacque Ile-Ife, la culla della vita. Nel tempo, la terra si asciugò e divenne un fertile dominio, pronto ad accogliere tutte le creature.

Fu in questa nuova distesa che, un tramonto dopo l’altro, apparvero le giraffe, creatura eleganti e pacifiche che si stagliavano come silhouette all’orizzonte. Alte e slanciate, sembravano quasi toccare il cielo, come ponti viventi tra la terra degli uomini e il regno degli dei. Nel silenzio maestoso di quei paesaggi africani, gli orisha posavano lo sguardo su di loro, testimoni della bellezza e dell’armonia del creato.

Eshu, dal suo posto di osservatore agli incroci del destino, sorrideva con astuzia, poiché sapeva che ogni nuovo abitante di Ile-Ife avrebbe alimentato la rete infinita di strade e possibilità che si diramano nella vita. Nelle lunghe ombre del tramonto, le giraffe divennero allora simbolo di quell’unione: si muovevano con grazia sotto il cielo infuocato, mentre il sole moriva dietro l’orizzonte, ricordando che ogni giorno il mondo si rinnova nel ciclo eterno della creazione.

Man mano che le divinità africane viaggiarono oltre i mari, seguendo i propri fedeli nella diaspora, i loro nomi ei loro volti si mescolarono con nuove culture e si trasformarono in altre forme divine, come Papa Legba o Exu. Ma, in ogni luogo, la leggenda di Ile-Ife restò viva e preziosa, e lo spirito di Eshu continuò a regnare su ogni crocevia del mondo.

E così, come le giraffe che si stagliano contro il cielo dorato, la storia di creazione, continuazione e cambiamento continua a raccontare il legame sacro tra la terra e il cielo, un ricordo eterno dell’importanza di ogni scelta e di ogni sentiero che percorriamo.


Le storie e le leggende rappresentano una risorsa inestimabile per comprendere la complessità del mondo in cui viviamo.
Esse agiscono come ponti tra il passato e il presente, permettendoci di esplorare le profondità della cultura umana e delle sue varie espressioni.
Prima di tutto, i racconti ci permettono di preservare e trasmettere la storia e la cultura.
Ogni racconto, mito o leggenda è un deposito di conoscenze, che racchiude gli usi, i costumi, le credenze e le lezioni di vita di un popolo.
Attraverso le storie, le generazioni future possono accedere a una saggezza accumulata nel tempo, comprendendo meglio le origini e le evoluzioni della loro comunità.

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