Per Fifht Dimension si intende la quinta dimensione della guerra, nota anche come quinto dominio.
Siamo nella quinta dimensione, ma non ce ne rendiamo conto. Il dominio della guerra cibernetica e della sicurezza informatica.
Questo dominio comprende l’insieme delle attività di difesa e attacco che coinvolgono reti, sistemi informatici, dispositivi IoT e altre tecnologie digitali, andando ad integrare le quattro dimensioni classiche che sono teatro di un conflitto: terra, mare, aria e spazio. Il concetto di uno spazio operativo a cinque dimensioni si basa sulla nozione che la guerra moderna si svolge su un campo di battaglia multidimensionale, dove le attività di difesa ed attacco coinvolgono reti informatiche, infrastrutture digitali e tecnologie avanzate.

Il concetto di operazioni nella quinta dimensione si basa su una visione più ampia dell’utilizzo delle informazioni nella guerra moderna. Le operazioni di quinta dimensione si riferiscono a un insieme di attività di difesa e attacco che coinvolgono la tecnologia avanzata, ma che si concentrano anche sugli aspetti umani dell’utilizzo delle informazioni, come l’analisi dei social network, l’analisi delle decisioni e gli aspetti umani del comando e del controllo.
In questa concezione, la quinta dimensione rappresenta dunque il dominio della guerra cibernetica e della sicurezza informatica, che richiede competenze specializzate in informatica, sicurezza informatica, crittografia e intelligenza artificiale. La tecnologia di comando e controllo dell’era dell’informazione, i nemici irregolari e il passaggio linguistico da “campo di battaglia” a “spazio di battaglia” sono solo alcune delle sfide che hanno dato origine a questo nuovo concetto di spazio operativo.
Le operazioni nella quinta dimensione comprendono pertanto anche le attività di propaganda, disinformazione e guerra psicologica, che possono influenzare l’opinione pubblica e le decisioni politiche.
Questo approccio più ampio alle operazioni di quinta dimensione riflette la natura multidimensionale della guerra moderna e la necessità di utilizzare tutte le risorse disponibili, tecnologiche e umane, per raggiungere gli obiettivi strategici.
Le operazioni di quinta dimensione richiedono competenze specializzate in analisi dei dati, intelligenza artificiale, scienze sociali e comunicazione strategica. Inoltre, la collaborazione tra le diverse agenzie governative, le forze armate e le organizzazioni civili è essenziale per garantire la sicurezza nazionale in questo nuovo spazio operativo.
Le attività di guerra cibernetica possono includere l’intrusione in reti informatiche, la diffusione di malware, il furto di dati sensibili, la manipolazione di informazioni e la creazione di disinformazione. Il quinto dominio è diventato sempre più importante con l’avvento della digitalizzazione e della connessione delle infrastrutture critiche. La vulnerabilità di questi sistemi informatici alle minacce cibernetiche ha portato a un aumento degli attacchi informatici e ha reso la sicurezza informatica una questione drammatica per la sicurezza nazionale.
Per affrontare questa sfida, i governi e le organizzazioni militari stanno investendo sempre più risorse nella formazione, nell’addestramento e nello sviluppo di tecnologie avanzate per la sicurezza informatica e la guerra cibernetica.

Le attività di difesa e attacco nel quinto dominio oltre che competenze specializzate in informatica, sicurezza informatica, crittografia investono anche il campo della intelligenza artificiale.
L’intelligenza artificiale (AI) gioca un ruolo sempre più importante nel quinto dominio. L’AI può essere utilizzata per migliorare ulteriolmente la capacità sia di attacco che di difesa contro le minacce informatiche.
Ad esempio, l’AI può essere utilizzata per monitorare e analizzare grandi quantità di dati in tempo reale, al fine di identificare e prevenire attacchi informatici. Inoltre, l’AI può essere utilizzata per sviluppare algoritmi di apprendimento automatico che migliorano continuamente le capacità di difesa e di attacco contro le minacce informatiche, Arrivando ad essere utilizzata per sviluppare sistemi di autodifesa in grado di rilevare e neutralizzare le minacce informatiche in modo autonomo. Questi sistemi possono essere integrati in reti di computer, dispositivi IoT e altri dispositivi connessi alla rete, al fine di garantire la loro sicurezza.
Nel libro The Fifth Domain, scritto da Richard A. Clarke e Robert K. Knake, si esplora il tema della sicurezza informatica e il ruolo che essa svolge nella società moderna. Gli autori sostengono che, con l’aumentare della nostra dipendenza dalla tecnologia, aumenta anche il potenziale per gli attacchi informatici che potrebbero avere conseguenze catastrofiche. Forniscono una panoramica completa dello stato attuale della sicurezza informatica, delle sfide che devono affrontare governi, aziende e individui, e delle strategie che devono essere implementate per garantire la nostra sicurezza nell’era digitale. In generale, “The Fifth Domain” è un libro interessante e informativo che fornisce una visione approfondita del mondo complesso e in continua evoluzione della sicurezza informatica. È consigliato a chiunque sia interessato a capire le minacce e le sfide rappresentate dagli attacchi informatici e le misure che dobbiamo adottare per proteggerci.
Nel mio articolo Cyber Range, un poligono virtuale per l’addestramento alla Cyber Security, tratto il tema che riguarda l’addestramento alla warfare 4.0
Anche le Forze di Polizia lavorano nella quinta dimensione.
Le operazioni della polizia in uno spazio operativo a cinque dimensioni sono simili alle operazioni militari, ma si concentrano sulla sicurezza interna e sulla lotta contro il crimine organizzato, il terrorismo e le minacce informatiche.
In primo luogo, la polizia deve acquisire competenze specializzate in informatica, sicurezza informatica, analisi dei dati e intelligenza artificiale per comprendere e contrastare le minacce informatiche. La polizia deve anche collaborare con altre agenzie governative, come i servizi segreti e le agenzie di intelligence, per acquisire informazioni sulle attività criminali e sulle minacce alla sicurezza nazionale.
In secondo luogo, la polizia deve utilizzare tecniche di analisi delle informazioni per identificare i criminali e prevenire le attività criminali. Ciò può includere l’analisi dei social network, l’analisi delle decisioni e l’utilizzo di algoritmi di intelligenza artificiale per identificare i modelli di comportamento criminale.
In terzo luogo, la polizia deve lavorare con altre agenzie e organizzazioni per sviluppare una strategia coordinata per la sicurezza nazionale in uno spazio operativo a cinque dimensioni. Questo può includere la condivisione di informazioni, la formazione congiunta e l’adozione di tecniche di collaborazione avanzate per affrontare le minacce emergenti.
In generale, anche la polizia deve adattarsi ai cambiamenti tecnologici e alla natura sempre più complessa delle minacce alla sicurezza, sviluppando una strategia di sicurezza nazionale che sia multidimensionale e basata su una stretta collaborazione tra agenzie e organizzazioni.
Anche in Italia, la polizia si sta adattando alla quinta dimensione e sta sviluppando capacità avanzate per affrontare le minacce alla sicurezza nazionale in uno spazio operativo multidimensionale
Ad esempio, le forze dell’ordine italiane stanno sviluppando competenze avanzate in materia di sicurezza informatica e di analisi dei dati per affrontare le minacce informatiche e il crimine organizzato. Inoltre, la polizia italiana collabora strettamente con le agenzie di intelligence e le agenzie governative per acquisire informazioni e coordinare la risposta alle minacce alla sicurezza nazionale.
Inoltre, la polizia italiana sta utilizzando sempre di più tecniche avanzate di analisi delle informazioni e di intelligenza artificiale per identificare i modelli di comportamento criminale e prevenire le attività criminali. In particolare, l’Italia ha istituito un Centro Nazionale per la Difesa Cibernetica (CNDC) per coordinare le attività di sicurezza informatica a livello nazionale e sviluppare le competenze necessarie per affrontare le minacce informatiche.
In generale, la polizia italiana sta adottando una strategia multidimensionale per la sicurezza nazionale che include la collaborazione con altre agenzie governative, l’adozione di tecniche avanzate di analisi delle informazioni e l’utilizzo di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale per identificare e prevenire le minacce alla sicurezza.
I Carabinieri, militari che hanno anche la funzione di forze dell’ordine italiane, operano il loro addestramento in sicurezza informatica e cyber defense nel centro chiamato C4 – Comando Interforze per la sicurezza della Repubblica – Sezione Informatica. Il C4 ha il compito di garantire la sicurezza informatica degli organi istituzionali e delle infrastrutture critiche italiane, nonché di fornire supporto alle indagini in materia di reati informatici.

Il C4 offre formazione e addestramento in sicurezza informatica e cyber defense ai Carabinieri e ad altri dipendenti del governo italiano, nonché a organizzazioni nazionali ed internazionali. Il centro è dotato di un cyber range avanzato che consente di simulare attacchi informatici in modo realistico, al fine di preparare i partecipanti ad affrontare situazioni di emergenza informatica.
Inoltre, i Carabinieri collaborano anche con altre organizzazioni di formazione in sicurezza informatica in Italia e all’estero, al fine di migliorare le loro competenze in questo campo.
Qui di seguito alcuni centri internazionali:
- Il Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA), è l’agenzia governativa degli Stati Uniti responsabile della sicurezza informatica nazionale.
- Il Center for Internet Security (CIS), è un’organizzazione non-profit che si occupa di sviluppare standard di sicurezza informatica e fornire supporto alle organizzazioni per implementarli.
- Il National Cyber Security Centre (NCSC), è l’agenzia governativa britannica responsabile della sicurezza informatica del paese.
- Il Cybercrime Research Institute (CRI), è un’organizzazione indipendente che si occupa di studiare il fenomeno del crimine informatico a livello internazionale.
A Quantico in Virginia, negli Stati Uniti, si trova uno dei più importanti centri di addestramento in sicurezza informatica e per la cyber defense, chiamato Marine Corps Cyberspace Warfare Group (MCCYWG). Il MCCYWG è responsabile della formazione delle forze armate statunitensi e degli alleati NATO in materia di sicurezza informatica e cyber defense. Offre un’ampia gamma di corsi di formazione in sicurezza informatica e cyber defense, tra cui l’addestramento pratico in un ambiente Cyber Range.
Inoltre, sempre a Quantico, si trova il National Cybersecurity and Communications Integration Center (NCCIC), che è il centro di coordinamento nazionale degli Stati Uniti per la difesa contro le minacce informatiche. Il NCCIC offre formazione e addestramento in sicurezza informatica e cyber defense per il personale del governo statunitense e dei suoi partner.
The concept of the fifth dimension of warfare is based on the idea that there is a structural dimension in modern tactics and operational art. This has emerged due to the challenges posed by the information age’s command and control technology, as well as the decentralized swarm and irregular adversaries. Warfare 4.0 is characterized by the integration of new technologies such as artificial intelligence, robotics, and the internet of things, which pose new challenges to traditional warfare. As a result, the fifth dimension of warfare focuses on the multidimensional battlefield, including cyberspace, the cognitive domain, and social media. To effectively address these challenges, military and law enforcement agencies are increasingly adopting advanced techniques for data analysis, intelligence gathering, and network-based operations. The ability to understand and adapt to the fifth dimension of warfare will be critical to achieving success in modern conflicts.
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