Dilemma dell’Innovatore, Changemaking & Empowering

Il programma Rebel Alliance Empowering (parte 1)

Il Dilemma dell’Innovatore riguarda una persona che ha raggiunto una posizione di leadership nel proprio campo di interesse e si trova di fronte alla sfida di come mantenere la propria posizione pur continuando a innovare. In sostanza, la persona si trova a scegliere tra restare fedele alle proprie competenze e conoscenze esistenti o rischiare di perdere la propria posizione di leadership a favore di nuove tecnologie e approcci innovativi. Questo dilemma si verifica perché, spesso, le persone tendono a concentrarsi sulle competenze esistenti e sui clienti attuali, trascurando l’importanza delle nuove tecnologie e dei mercati emergenti. Ciò può portare alla scelta tra investire nelle competenze esistenti, che generano risultati a breve termine, o rischiare di perdere la propria posizione di leadership a favore di nuove tecnologie e approcci innovativi, che potrebbero portare a un successo a lungo termine. Il Dilemma dell’Innovatore può anche riguardare un singolo che fa parte di un’organizzazione e si trova di fronte alla sfida di come mantenere la propria posizione e rilevanza all’interno dell’organizzazione, pur continuando a innovare. La persona può trovarsi a scegliere tra restare fedele alle proprie competenze e responsabilità esistenti o rischiare di perdere la propria posizione e il proprio valore all’interno dell’organizzazione, a favore di nuove tecnologie e approcci innovativi.

Per superare questo dilemma, il singolo può diventare un Changemaker, adottando un approccio innovativo e creativo per affrontare le sfide che si presentano. Ciò implica la ricerca e l’implementazione di nuove idee e tecnologie che possono portare a un successo a lungo termine, senza compromettere la propria posizione attuale all’interno dell’organizzazione. Inoltre, diventare Changemaker significa sviluppare continuamente le proprie competenze e conoscenze, cercando di rimanere al passo con i cambiamenti e le innovazioni nel proprio campo di interesse, e lavorare in modo collaborativo con gli altri membri dell’organizzazione per raggiungere obiettivi comuni e creare valore per l’organizzazione stessa.

Il Dilemma dell’Innovatore, traiettorie di successo e pericoli nascosti

Il Dilemma dell’Innovatore è un fenomeno che affligge dunque sia singoli individui che aziende di successo, portandole a confrontarsi con il dilemma di come mantenere la leadership nel mercato, pur continuando a innovare. Questo concetto, introdotto da Clayton M. Christensen nel suo libro “The Innovator’s Dilemma”, rappresenta una sfida costante per le organizzazioni che cercano di bilanciare la crescita e l’innovazione.

Tipi di innovazione: Sostenuta vs. Disruptive

Christensen identifica due tipi di innovazione: sostenuta e disruptiva. L’innovazione sostenuta si riferisce a miglioramenti incrementali delle tecnologie esistenti, che permettono alle aziende di soddisfare meglio le esigenze dei loro clienti attuali. L’innovazione disruptiva, invece, introduce nuove tecnologie e modelli di business che possono rovesciare l’ordine stabilito nel mercato, creando nuovi segmenti di clientela e rendendo obsolete le tecnologie esistenti.

Il ruolo della leadership

La leadership gioca un ruolo cruciale nel determinare il successo o il fallimento di un’azienda nel fronteggiare il Dilemma dell’Innovatore. I leader devono essere in grado di riconoscere le opportunità e i pericoli delle innovazioni disruptive e sostenute e fare scelte strategiche su come investire risorse e tempo. Questo può richiedere una visione a lungo termine, la capacità di prendere decisioni difficili e il coraggio di sfidare lo status quo.

Strategie per affrontare il Dilemma dell’Innovatore

Le aziende possono adottare diverse strategie per affrontare il Dilemma dell’Innovatore e garantire un successo sostenibile:

  1. Creare unità aziendali separate: le aziende possono creare unità aziendali separate, focalizzate sulle innovazioni disruptive, permettendo loro di operare con indipendenza e di concentrarsi sulle nuove tecnologie e sui mercati emergenti senza interferire con il core business esistente.
  2. Collaborazione con start-up e partner esterni: Le aziende possono collaborare con start-up e partner esterni per accedere a nuove idee, tecnologie e competenze. Questa strategia permette alle aziende di sfruttare l’expertise di altre organizzazioni e di condividere i rischi associati all’innovazione.
  3. Ricerca e sviluppo interno: investire in ricerca e sviluppo (R&S) interno può aiutare le aziende a mantenere un vantaggio competitivo e ad anticipare le tendenze emergenti. Tuttavia, è importante garantire che gli sforzi di R&S si concentrino sia sull’innovazione sostenuta che su quella disruptiva.
  4. Cultura dell’innovazione: promuovere una cultura dell’innovazione all’interno dell’azienda può incoraggiare i dipendenti a generare nuove idee e a sperimentare nuove soluzioni. Questo può richiedere un ambiente di lavoro che sostenga la creatività, la sperimentazione e la tolleranza al fallimento.
  5. Adattarsi rapidamente ai cambiamenti: le aziende devono essere pronte ad adattarsi rapidamente ai cambiamenti nel mercato e alle nuove opportunità. Questo può richiedere flessibilità organizzativa e la capacità di abbandonare vecchie abitudini e processi a favore di nuovi approcci innovativi.

In sintesi

Il Dilemma dell’Innovatore è una sfida costante per le aziende di successo che cercano di mantenere la loro posizione di mercato e di rimanere competitive nel lungo periodo. Adottando strategie mirate e sviluppando una cultura dell’innovazione, le aziende possono affrontare questo dilemma e prosperare in un mondo in continua evoluzione. La chiave del successo risiede nella capacità di bilanciare l’attenzione tra le esigenze dei clienti attuali e le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dai mercati emergenti.

L‘Innovatore è un Changemaker

Un changemaker è una persona che è in grado di provocare un cambiamento positivo nel mondo che la circonda, attraverso azioni concrete e innovative. Un changemaker è una persona attiva, che si assume la responsabilità di contribuire al miglioramento della società e dell’ambiente in cui vive, e che è in grado di influenzare e coinvolgere altre persone nella sua missione di cambiamento.

Un changemaker può essere un individuo, un’organizzazione o un gruppo di persone che si uniscono per affrontare un problema o una sfida specifica. I changemaker sono spesso creativi e innovativi, e cercano di trovare soluzioni nuove e originali ai problemi che affrontano. Inoltre, i changemaker sono solitamente impegnati a creare un impatto duraturo e sostenibile, invece di cercare una soluzione rapida o superficiale.

Essere un changemaker richiede coraggio, determinazione e passione per il cambiamento sociale. Significa anche essere aperti alla collaborazione e alla condivisione delle idee con altre persone che condividono gli stessi valori e obiettivi.

Un chagemaker sta affrontando un problema sociale complesso con una mentalità di sostenibilità a lungo termine

L’affrontare un problema sociale complesso con una mentalità di sostenibilità a lungo termine e l’aver un’inclinazione verso l’innovazione sociale, indica che questo individuo sta cercando di trovare soluzioni innovative e sostenibili per affrontare problemi sociali complessi. Potrebbe anche essere aperto ad una trasformazione radicale del paradigma esistente, se questa è considerata necessaria per creare un cambiamento positivo duraturo.

L’innovazione sociale può aiutare a creare soluzioni che siano più efficienti, efficaci e sostenibili -ribadendo: a lungo termine – piuttosto che cercare di risolvere un problema utilizzando le solite soluzioni o metodologie. L’adozione di un’approccio di sostenibilità a lungo termine può contribuire infatti a garantire che le soluzioni proposte siano in grado di creare un impatto duraturo e positivo sui problemi sociali affrontati, mentre un cambiamento radicale del paradigma esistente, potrebbe richiedere un ripensamento di come vengono affrontati i problemi sociali e di come viene organizzata la società. Ad esempio, potrebbe essere necessario ripensare l’economia e il sistema produttivo, il modo in cui vengono distribuiti i beni e i servizi, e la gestione delle risorse naturali.

Un chagemaker può avere una certa conoscenza della lungimiranza e del pensiero sistemico

I cosiddetti mercanti della lungimiranza sono caratterizzati da un pensiero sistemico, per questo possono essere estremamente utili per affrontare i problemi sociali complessi in modo sostenibile e duraturo. La lungimiranza si riferisce alla capacità di anticipare il futuro e di immaginare nuovi scenari e possibilità, consentendo di pianificare le azioni presenti in modo che possano portare a risultati positivi a lungo termine.

Il pensiero sistemico, d’altra parte, è un modo di pensare che si concentra sulla comprensione dei sistemi complessi e delle loro interazioni, anziché sui singoli elementi del sistema. Questo approccio aiuta a comprendere come i cambiamenti in una parte del sistema possono influenzare altre parti del sistema e come le azioni di una persona o di un’organizzazione possono avere effetti a cascata su tutto il sistema.

Con la conoscenza della lungimiranza combinata al pensiero sistemico, un individuo può affrontare i problemi sociali complessi in modo più completo e sostenibile, prendendo in considerazione le interazioni tra le varie parti del Sistema (nell’interesse di tutti gli stakeholders) e le conseguenze a lungo termine delle azioni presenti.

Un chagemaker può lavorare con varie parti interessate che hanno una certa o nessuna lungimiranza e conoscenze relative ai sistemi.

Dunque, un individuo che ha una conoscenza della lungimiranza e del pensiero sistemico può lavorare con varie parti interessate, anche se queste hanno una conoscenza limitata o nessuna conoscenza di questi concetti.

Lavorare con varie parti interessate, come ad esempio le comunità locali, le organizzazioni non governative e le autorità locali, è spesso una parte integrante di affrontare i problemi sociali complessi. Tuttavia, queste parti interessate possono avere una comprensione limitata dei sistemi e delle interazioni complesse che influenzano il problema sociale.

In questo contesto, un individuo, una organizzazione, che abbia una conoscenza della lungimiranza e del pensiero sistemico può assumere un ruolo di guida, fornendo un’analisi più ampia e comprensiva del problema e delle sue interazioni con il Sistema circostante. Inoltre, questo Soggetto può lavorare per educare e sensibilizzare le parti interessate sulle implicazioni a lungo termine delle loro azioni e delle decisioni prese.

I responsabili del cambiamento possono richiedere framework e metodi semplici e intuitivi, ma robusti, che consentano loro di affrontare futuri complessi e incerti, cioè il futuro che ci affligge in un mondo V.U.C.A.

Questi framework e metodi devono essere in grado di guidare l’azione verso soluzioni sostenibili, nonostante le sfide comuni che possono impedire agli individui ed alle organizzazioni di impegnarsi in profondi cambiamenti a lungo termine.

Uno dei problemi più comuni che le persone affrontano quando cercano di creare cambiamenti sostenibili a lungo termine è la mancanza di alfabetizzazione futura e la nostra propensione a pensare a breve termine. Per superare questo ostacolo, i responsabili del cambiamento devono sviluppare un linguaggio comune che possa essere compreso da tutti e che possa aiutare a costruire una realtà condivisa.

Questo linguaggio comune può essere creato utilizzando una serie di strumenti e metodi, come ad esempio scenari futuri, modelli di pensiero sistemico e storytelling. Questi strumenti possono aiutare a creare una visione condivisa del futuro e ad identificare i passi concreti necessari per raggiungere quella visione.

Ad esempio, immaginare e progettare una società sostenibile può richiedere l’uso di scenari futuri, che aiutano a visualizzare possibili futuri a lungo termine e a sviluppare strategie per raggiungere questi obiettivi. Inoltre, l’uso di modelli di pensiero sistemico può aiutare a comprendere le interazioni complesse tra le diverse parti del sistema e a sviluppare soluzioni sostenibili e durature. Infine, la narrazione può essere utilizzata per creare una connessione emotiva con la visione del futuro e per ispirare azioni concrete.

Un changemaker è qualcuno che desidera un cambiamento sociale significativo ed è disposto a fare il duro lavoro necessario per arrivarci

i responsabili del cambiamento possono aver bisogno di più punti di leva sociale per creare un cambiamento significativo. Questi punti di leva possono spaziare dalla vita quotidiana alle mitologie profondamente radicate nella cultura e nella storia di una società.

Ad esempio, i responsabili del cambiamento possono cercare di utilizzare i punti di leva sociali presenti nella vita quotidiana, come l’educazione, la cultura popolare e la pubblicità, per diffondere messaggi positivi e ispirare azioni concrete. Possono anche cercare di coinvolgere le organizzazioni religiose, le comunità locali, gli enti del terzo settore e i leader politici per promuovere il cambiamento sociale.

Inoltre, i responsabili del cambiamento possono cercare di influenzare le mitologie profondamente radicate nella cultura e nella storia di una società. Ciò può comportare il ripensamento di valori e credenze radicati, il rinnovamento di miti e storie culturali, e la creazione di nuove narrazioni che ispirino azioni concrete per un futuro sostenibile.

In definitiva, un changemaker è qualcuno che desidera un cambiamento sociale significativo ed è disposto a fare il duro lavoro necessario per raggiungerlo. Questo può comportare l’utilizzo di punti di leva sociali provenienti dalla vita quotidiana e dalle mitologie radicate nella cultura e nella storia di una società. Tuttavia, è importante che i responsabili del cambiamento siano consapevoli dell’importanza di un approccio collaborativo e inclusivo, che coinvolga la comunità e gli stakeholder nella creazione di soluzioni sostenibili e durature.

Il dilemma dell’innovatore può essere risolto con l’approccio da changemaker

Come visto più sopra, il dilemma dell’innovatore si riferisce alla sfida che si presenta quando si cerca di introdurre nuove idee o innovazioni in un sistema esistente. In molti casi, le innovazioni sono respinte o non vengono adottate perché vengono considerate troppo radicali o perché gli interessi delle parti esistenti vengono minacciati.

Un approccio da changemaker può aiutare a superare questo dilemma in diverse modi. Innanzitutto, l’approccio da changemaker si concentra sulla creazione di soluzioni sostenibili e durature, piuttosto che sul perseguimento di obiettivi a breve termine o interessi personali. Ciò significa che gli innovatori devono considerare le esigenze di tutte le parti interessate e cercare di trovare soluzioni che possano beneficiare tutti.

Inoltre, l’approccio da changemaker richiede un approccio collaborativo e inclusivo, che coinvolge la comunità e gli stakeholder nella creazione di soluzioni. Ciò significa che gli innovatori devono lavorare insieme alle parti interessate per comprendere le loro esigenze e per sviluppare soluzioni che rispondano alle loro esigenze e alle loro preoccupazioni.

Infine, l’approccio da changemaker richiede un approccio creativo e innovativo per la risoluzione dei problemi. Ciò significa che gli innovatori devono essere disposti a esplorare nuove idee e a cercare soluzioni innovative e sostenibili che possano migliorare la vita delle persone.

In sintesi, l’approccio da changemaker può aiutare a superare il dilemma dell’innovatore, fornendo un approccio collaborativo, inclusivo e creativo per affrontare le sfide di introdurre nuove idee o innovazioni in un sistema esistente.

L’Empowering

Il termine Empowering sta a definire un processo attraverso il quale le persone vengono incoraggiate a partecipare attivamente alla decision-making, all’implementazione di nuove idee e all’assunzione di responsabilità. Questo processo promuove la consapevolezza, la partecipazione e la collaborazione, creando un ambiente in cui le persone si sentono supportate, fiduciose e motivate a contribuire con le loro competenze ed esperienze per migliorare il funzionamento di un’organizzazione o per creare un cambiamento sociale significativo. In sintesi, l’empowering è uno strumento per creare un ambiente di lavoro o una società più inclusiva, sostenibile e responsabile.

L’Empowering come strumento a disposizione per aiutare il changemaking

L’empowering può essere definito come uno strumento a disposizione per aiutare il changemaking, ovvero il processo di creare un cambiamento sociale significativo. Nella sua essenza, l’empowering è un approccio che consente alle persone di diventare protagonisti del cambiamento sociale.

L’empowering aiuta a creare un ambiente in cui le persone sono incoraggiate a partecipare attivamente al processo di cambiamento sociale, a esprimere le loro opinioni e a contribuire con le loro competenze ed esperienze. Ciò può comportare una maggiore consapevolezza, una maggiore partecipazione e una maggiore collaborazione nella creazione di soluzioni sostenibili ai problemi sociali.

Inoltre, l’empowering aiuta a promuovere la responsabilità individuale e collettiva nell’assumere un ruolo attivo nel processo di cambiamento sociale. Ciò può comportare un maggiore senso di appartenenza alla comunità e un maggiore impegno nel contribuire al benessere della società nel suo complesso.

L’empowering può essere applicato in diverse aree del changemaking, come ad esempio l’educazione, la sanità, l’ambiente e la giustizia sociale e le organizzazioni produttive. In ogni caso, l’obiettivo dell’empowering è quello di creare un ambiente in cui le persone possono diventare protagonisti del cambiamento sociale e contribuire con le loro competenze ed esperienze per creare soluzioni sostenibili e durature ai problemi sociali.

In un’organizzazione produttiva, l’empowering può essere utilizzato per creare un ambiente di lavoro in cui i membri si sentono supportati e motivati a partecipare attivamente al processo di decision-making e di miglioramento continuo.

L’empowering può aiutare a migliorare la produttività dell’organizzazione, aumentare la soddisfazione di professionisti e lavoratori, favorire la collaborazione e l’innovazione, e promuovere un clima di fiducia e rispetto reciproco tra i membri dell’organizzazione.

Per applicare l’empowering in un’organizzazione produttiva, si possono adottare diverse strategie, come ad esempio:

  • Fornire opportunità di formazione e sviluppo per aiutare i suoi membri a sviluppare le loro competenze e a crescere professionalmente.
  • Creare spazi di collaborazione e di condivisione delle conoscenze, in modo che i membri possano lavorare insieme per risolvere i problemi e per sviluppare nuove idee.
  • Definire chiaramente i ruoli e le responsabilità dei membri, in modo che tutti sappiano cosa ci si aspetta da loro e come contribuire al successo dell’organizzazione.
  • Creare un ambiente di lavoro inclusivo e aperto al dialogo, in cui i membri dell’organizzazione si sentano liberi di esprimere le loro idee e di partecipare attivamente alle decisioni.

Il Programma Rebel Alliance Empowering percorre la strada di una ricerca applicata nel campo dell’innovazione guidata dalla trasformazione digitale da oltre venti anni, avviata nel 1995 con il Programma Umanesimo & Tecnologia


Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Blog su WordPress.com.

Su ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: