La Moralità nell’esercizio del Potere societario

La Responsabilità sociale è un quadro etico e suggerisce che un’entità , sia essa un’organizzazione o un individuo, abbia l’obbligo di agire a beneficio della società in generale

Negli ultimi anni l’Etica è diventata un argomento sempre più interessante per coloro che studiano il management delle Organizzazioni.

Teoria e la filosofia, più in generale, hanno preceduto ed informato la cosiddetta “svolta etica” (Davis e Womack, 2001; Garber et al., 2000), dunque  le questioni etiche non sono più ritenute quale oggetto di una disciplina specializzata dell’etica aziendale, ma diventa un problema per la teoria della gestione delle Organizzazioni in generale, dunque anche di una Organizzazione politica preposta a decidere nell’interesse comune.  

Questa attenzione all’etica probabilmente è un segno dei tempi; tempi di escalation del potere societario (Barley, 2007) introdotti dalla liberalizzazione di mercati globali governati da reti di società giganti (Carroll, 2010),  che si sono liberate dai vecchi oneri della regolamentazione statale (Veldman, 2013).

quando il potere societario è ideologicamente giustificato e legalmente abilitato, come si potrebbe pensare di tenerlo sotto controllo?

Una situazione in cui la crescita della libertà e del potere aziendale rende sintomatica la chiamata all’etica nelle Organizzazioni è il fenomeno dello ‘scandalo aziendale‘: l’accusa pubblica di un’organizzazione che viene scoperta per operare con presunti illeciti etici.

Potremmo anche dire che il XXI secolo ha visto, finora, il periodo di massimo splendore dello scandalo societario, dove abbiamo avuto società regolarmente accusate attraverso la stampa per frodi contabili, corruzione, commercio canaglia, elusione fiscale, manipolazione del mercato, scandali sessuali ad opera dei loro dipendenti e spionaggio aziendale.

Questi scandali evidenziano la preoccupazione dell’opinione pubblica per la moralità dell’esercizio del potere societario, oltre a sottolineare l’idea che dovrebbe essere in qualche modo l’etica applicata il rimedio al crescente problema.

Tale rimedio è spesso percepito come una forma di “volontarismo manageriale” che fungerebbe da sostituto della regolamentazione statale (Marens, 2013) nel garantire che le organizzazioni imprenditoriali “facciano la cosa giusta”.  

Alla luce delle questioni  sul Potere aziendale e la Moralità, si osservano numerose istanze per un nuovo e diverso tipo di etica (applicata) che potrebbe servire meglio le Organizzazioni nel capitalismo globale contemporaneo (Jones et al., 2005). Una corrente opinione è che i problemi e i contesti che caratterizzano le Organizzazioni sono unici rispetto a quelli di altre istituzioni e come tale ciò richiede un insieme specializzato di teorie etiche. Ciò perché, si sostiene, che le Organizzazioni si caratterizzano per “processi sociali dinamici che sfidano i tentativi di applicare la teoria morale tradizionale e la saggezza filosofica distaccata” (Barker, 2002: 1099).

Il dibattito tra gli addetti ai lavori evidenzia che “le Organizzazioni hanno bisogno di sviluppare un’etica propria” (Phillips e Margolis) e che questo compito dovrebbe essere assegnato a professionisti etici che si dovrebbero impegnare nel loro lavoro “specificando e giustificando obiettivi sostanziali per le loro Organizzazioni, i loro proprietari, azionisti e manager”.

La prevalenza dell’idea è che dovrebbe esistere una “etica dell’organizzazione” (Phillips e Margolis, 1999; Hancock, 2008) o “etica organizzativa” (Sims, 1991; Barker, 2002), che si dovrebbe sviluppare ed applicare più sulle forme radicate di potere e di autorità manageriale che sulla semplice deliberazione etica.

In un certo senso ciò perché la maggior parte delle aziende, generalmente, “non usa responsabilmente qualsiasi autonomia e discrezione abbia a disposizione per produrre risultati equi e generosi per tutti i vari gruppi di stakeholder(Marens, 2010: 761), un cinica analisi sembrerebbe quasi dimostrare che l’etica sia invece utilizzata come cortina fumogena per respingere le nuove istanze di regolamentazione aziendale (Fleming et al.,  2013).

La responsabilità sociale è un quadro etico e suggerisce che un’entità , sia essa un’organizzazione o un individuo, abbia l’obbligo di agire a beneficio della società in generale. 


traduzione ed adattamento dall’introduzione di “The Routledge Companion to Ethics, Politics and Organizations”

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