Esploriamo il concetto di rubber-ducking, una tecnica nata nel mondo della programmazione per chiarire i propri pensieri spiegando un problema a un oggetto inanimato, come una paperella di gomma. Questo approccio, applicabile a vari ambiti, stimola il pensiero critico e la creatività. Con l'avvento delle intelligenze artificiali, il rubber-ducking evolve, trasformandosi in uno strumento di supporto innovativo. Gli assistenti virtuali diventano veri alleati del pensiero, aiutando a superare bias cognitivi e potenziando le capacità analitiche e creative degli utenti, senza sostituire l'elemento umano. Un invito a scoprire come le tecnologie possano collaborare per affrontare la complessità del mondo contemporaneo.